Parcheggi a Calolzio. La riorganizzazione è vicina?

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Nel cerchio rosso l'area in cui dovrebbe sorgere il parcheggio a Foppenico (immagine da Google Earth)
La mappa dei parcheggi a Calolzio

 

CALOLZIO – Sembra di vederli Vladimiro ed Estragone, seduti su di una panchina “Aspettando Godot”, così come li volle Samuel Beckett nell’omonima rappresentazione teatrale, fermi, ad aspettare il tale, che non sarebbe mai arrivato. A Calolzio la riorganizzazione dei parcheggi è Godot. La si attende da anni non sapendo bene neppure che sembianze potrebbe assumere. Qualcosa sta per cambiare? La parola all’assessore alla viabilità Paolo Cola.

L’assessore alla viabilità Paolo Cola

 

Un’annosa questione di cui cittadini, pendolari e turisti affrontano quotidianamente i disagi correlati; dal caos, passando, in una sorta di climax, per il silo dell’interscambio chiuso, ed approdare a Foppenico dove i posteggi non ci sono. “A guardare i numeri, quindi la disponibilità di posti auto, non dovrebbero esserci problemi” esordisce l’assessore alla viabilità Paolo Cola, che abbiamo interpellato per tracciare un quadro generale e comprendere la problematica.

Sono 4027 i parcheggi totali a Calolzio, di cui 2418 liberi, 324 a pagamento con tariffazione oraria, 173 riservati in abbonamento, 71 riservati ai disabili, 16 per carico e scarico, 66 per i motoveicoli, 238 con regolamentazione oraria della sosta e 721 privati.

 

“Una riorganizzazione è necessaria”, lo si affermava già nel novembre 2015 quando furono proprio i parcheggi al centro di una seduta del consiglio comunale. Così, quasi due anni dopo, tra le slides proiettate dall’amministrazione Valsecchi negli incontri con la cittadinanza in merito al piano del traffico, hanno fatto capolino anche i dati relativi ai posteggi, rispolverati dall’indagine condotta ad hoc dal Centro Studi Traffico s.a.s. e presentati dall’ingegnere Andrea Bruni alla commissione territorio calolziese del 23 luglio 2015.

 

 

Focalizzando e declinando il problema: ci sono 122 posti auto, quelli del silo nella zona dell’interscambio, chiusi e sigillati dai costi di gestione, un’opera, che giace inutilizzata da ben 7 anni, costata oltre 2 milioni di euro alle casse comunali. Oltre 15mila euro per ciascun posto auto, facendo un breve calcolo. “Non possiamo lasciarlo lì – commenta l’assessore – il problema riguarda la gestione bisogna prevedere la sicurezza, con telecamere e un addetto, la pulizia, e per aprirlo servono degli adeguamenti: dall’automatizzazione degli ingressi al certificato di prevenzione incendi. Non è facile, due gare indette per la gestione sono già andate deserte”.

La zona della stazione ferroviaria: nel cerchio arancione il silo, ad oggi chiuso, in quello blu il parcheggio in via del Fabbricone (immagine da Google Earth)

 

Sono 591 le soste stimate giornalmente al Lavello, per le quali si crea una situazione, dislocata fra il parcheggio del discount LD (via Fabbricone, 119 posti auto), l’ex Fabbrica Sali di Bario ed il lungo fiume Adda, che probabilmente è la più caotica in città, a causa dell’afflusso di pendolari. “L’apertura del silo potrebbe risolverebbe tutto ciò – continua Paolo Cola, secondo il quale ci sarebbe – un problema di regolamentazione tariffaria, l’idea sarebbe di rendere a pagamento il silo dell’interscambio ed i posteggi di via Fabbricone, con una differenziazione di tariffe per residenti e pendolari, un costo minimo – assicura l’assessore –i posteggi lungo via Galli, invece, diventerebbero zona a disco orario” così come il lungo lago, oggi preso di mira dai tanti pendolari che vi parcheggiano non trovando posteggio a ridosso della stazione.

La tabella stima la richiesta di sosta nella zona del Lavello (fare riferimento all’ultima colonna)

 

A Foppenico, invece, i posteggi mancano: “Vogliamo portare avanti un progetto della precedente amministrazione che prevede la costruzione di un parcheggio nell’area dell’ex oratorio di San Michele” spiega l’assessore Cola. Lo spazio, di fatto un prato, oggi di proprietà della Curia, potrebbe essere acquistato dal comune di Calolzio tramite alienazioni. “Il progetto è già fatto, un’impresa realizzerebbe 30 box coperti, con diritto di sottosuolo per 99 anni, e 29 posteggi in superficie che sarebbero pubblici” continua.

Nel cerchio rosso l’area in cui dovrebbe sorgere il parcheggio a Foppenico (immagine da Google Earth)

 

I residenti a Foppenico, però si trovano quotidianamente a fare i conti anche con altri problemi di viabilità, dai camion che passano sul ponticello della Serta, al traffico che dai paesi limitrofi, quali Torre de Busi e Monte Marenzo, scende e attraversa l’abitato in direzione Lecco, “bisogna gestire e ridimensionare questo flusso” commenta l’assessore, ipotizzando un divieto di svolta a destra nell’incrocio fra via Mandamentale e via Santi Cosma e Damiano.

Ci sono, poi, parcheggi gratuiti che non usa nessuno, ne è un esempio quello a fianco del supermercato Conad, in posizione abbastanza strategica per docenti e operatori delle scuole. “Al Cornello durante gli incontri con la cittadinanza, invece, c’è stata la richiesta di mettere a pagamento alcuni posteggi, oggi liberi e quindi presi d’assalto lasciando i residenti senza” ha aggiunto l’assessore Cola, spostando l’attenzione da una parte all’altra della città.

Un’ultima criticità è il parcheggio di fronte al cinema di Calolzio: “nei giorni del cineforum le auto si accalcano ovunque una soluzione potrebbe essere aprire il campo da calcio dell’oratorio e far parcheggiare lì” ha proposto l’assessore.

L’area del cinema a Calolzio, ben visibile il campo da calcio dell’oratorio che l’assessore cola vorrebbe aprire alle auto. (immagine da Google Earth)

 

Le criticità sono chiare, le soluzioni ancora in divenire. Di certo l’aver risollevato la questione, con tanto di dati alla mano, durante gli incontri pubblici lascia presagire la volontà dell’amministrazione di mettere fine all’attesa. E forse, tornando alla metafora teatrale, a Calolzio l’epilogo della questione parcheggi non sarà un nulla di fatto, ma una risoluzione.