
LECCO – Un nuova asta il 9 giugno , termine ultimo per consegna offerte l’8 giugno: è la seconda e probabilmente l’ultima possibilità per salvare la Calcio Lecco.
Le date sono state fissate questa mattina, lunedì, in tribunale a Lecco. Lo ha rivelato il curatore fallimentare, Mario Motta, a margine dell’incontro con il guidice Colasanti. Svelato anche il mistero della busta, consegnata sempre questa mattina dall’imprenditore Angelo Battazza alla segreteria del Tribunale.
“La busta portata per conto di Paolo Di Nunno – ex presidente del Seregno e dato tra i possibili compratori (ndr) – e contiene la caparra dei 25 mila euro – ha spiegato Motta – una busta consegnata oltre i termini del bando” ha sottolineato il commissario ricordando il termine già scaduto lo scorso venerdì per la presentazione delle offerte.
“Piuttosto che chiudere, col giudice Colasanti si è deciso per una nuova asta il 9 giugno”. Presenti nei corridoi del palazzo di giustizia anche i rappresentanti di Talent Scout, “loro non hanno consegnato la caparra né fatto un’offerta formale – spiega Motta – l’asta non è chiusa ma se davvero vogliono parteciparvi dovranno consegnare caparra e proposta in via formale”

Fuori dalla porta del magistrato, alcuni tifosi e il giocatore Alessandro Ronchi attendevano di conoscere l’esito dell’incontro. “Siamo qui ad assistere appositamente a questo importante momento, abbiamo dato il massimo in campo e oggi speriamo in un lieto fine – ci ha detto in mattinata Simone Dejori, difensore della Calcio Lecco, anche lui presente in tribunale insieme all’ex bluceleste Davide Balbo – In questi giorni le voci sono state tante, sono positivo perché la città e i tifosi meritano di continuare”.

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