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LECCO – Ha preso il via ieri sera, giovedì, a Laorca, la tradizionale “Terza de Löi” (Terza di Luglio), festa compatronale della Madonna del Carmine che proseguirà fino a giovedì 19 .
Nella chiesa parrocchiale di Laorca dei Santi Pietro e Paolo, dopo i saluti di suor Paola Bolis e prima della magistrale esibizione del Coro Grigna diretto dal maestro Riccardo Invernizzi, è stata presentata la mostra “Laorca: Scorci”, dell’artista laorchese Giorgio Colombo (GioArt).
19 “Bozzetti” che raffigurano scorci del rione lecchese realizzati dal 1999 a oggi e commissionati dall’organizzazione per i manifesti della festa rendendoli unici.
“Un’idea, quella di dare vita ad una mostra che ha preso forma due anni fa – ha spiegato Giuliano Dell’Oro portavoce del comitato organizzatore della Festa Compatronale e tra i primi fautori dell’iniziativa – Anni durante i quali sono stati recuperati tutti i ‘Bozzetti’, alcuni dei quali realizzati nuovamente perché voluti da privati, a testimonianza del valore artistico delle opere. Diverse le tecniche utilizzate dall’artista Colombo che variano dalla penna, al soft pastel fino all’utilizzo prevalente della matita”.
I “Bozzetti“, rappresentano scorci e simboli caratteristici del rione di Laorca: dalla celebre Colonna dei Craponi, alla chiesa dei Santi Pietro e Paolo, il caratteristico cimitero e la sua chiesa, la Madonnina di Lourdes ma trovano spazio anche alcune delle caratteristiche vie del rione come quella di Santi Pietro e Paolo, via Cà Marchet, via Settala e via alla Grigna.
Un’esposizione alla quale non ha voluto mancare il Maestro Vittorio Martinelli, che insieme ad alcuni componenti del gruppo “Artisti di Vicolo del Torchio” (del quale Colombo fa parte), ha fatto visita alla mostra apprezzandone i lavori. Mostra che fino a sabato potrà essere visitata nella chiesa Parrocchiale di Laorca per poi essere spostata e allestita presso l’oratorio San Giuseppe per tutta la durata della festa rionale. Tra i visitatori anche il pittore di Rancio Terenzio Castelli insieme a monsignore Giuseppe Locatelli.
Spazio poi al Coro Grigna che ha voluto ricordare l’amico Franco Scaioli da poco scomparso. Una serata dove il file rouge è stato il tema dell’immigrazione, ricordando, per voce di Ivan Piazza, come gli italiani stessi nel corso della storia lo sono stati.
Un’esecuzione quella del Coro Grigna che ha emozionato, strappando lunghi applausi al pubblico presente coinvolto in più occasioni dal maestro Invernizzi, come nell’ultima esecuzione: “Signore delle cime”, quando sull’altare è salito anche lo storico direttore Maestro Giuseppe Scaioli, che ha diretto il pubblico unitosi al coro in un’ultimo canto davvero toccante.
