Bione: l’11 settembre si sgomberano i richiedenti asilo, spazio al nuovo Comando VVFF

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Il centro di accoglienza che oggi è stanziato nell'area destinata alla caserma
Il centro di accoglienza che oggi è stanziato nell’area destinata alla caserma

 

LECCO – “L’11 settembre 2017 avranno inizio i lavori di riqualificazione ambientale dell’area demaniale ubicata in località Bione nella città di Lecco, lavori prodromici alla realizzazione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Lecco”.

A comunicarlo è la Prefettura di Lecco con una nota stampa diramata nel pomeriggio di oggi, martedì, nella quale comunica inoltre che l’11 settembre verrà sgomberata l’area sulla quale insiste da due anni il Centro di Accoglienza Straordinario dove sono accolti circa 200 richiedenti protezione internazionale.

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La Prefettura nella nota stampa spiega, riferendosi al nuovo comando dei VVFF, che si tratta di un’ “opera essenziale e rilevantissima del nostro territorio, che finalmente può essere concretizzata dopo ben 22 anni dall’istituzione della Provincia di Lecco, consentendo all’intero territorio lecchese di fruire della più importante struttura istituzionalmente prevista dal nostro ordinamento a livello provinciale per l’intervento ed il soccorso urgente finalizzato alla salvaguardia delle persone e beni”.

La nota stampa prosegue: “Malgrado gli obiettivi posti con l’Accordo Territoriale del 02.12.2015 relativo all’accoglienza diffusa e gli sforzi compiuti negli ultimi mesi di rinvenire altre analoghe aree idonee per poter creare un C.A.S di ampie dimensioni, liberando così il predetto Centro, ciò non si è reso possibile. Pertanto, considerata sia l’improcrastinabilità dello sgombero dell’area del Bione alla data citata (11 settembre, ndr), sia la sensibile diminuzione di arrivi in questi ultimi giorni presso la nostra provincia di richiedenti protezione internazionale, la Prefettura di Lecco ha adottato un piano di ridistribuzione di una considerevole parte (116) dei richiedenti attualmente allocati presso la struttura di Lecco, nei centri di accoglienza solo per uomini già presenti sia nel capoluogo che sull’intera provincia lecchese (44 centri)”.

Come indica la stessa Prefettura: “La ridistribuzione è matematicamente proporzionata alla presenza dei richiedenti già esistente nelle singole strutture, e tiene conto anche della capienza dei medesimi: questo spiega perché, in ogni caso, non sarà possibile ridistribuire tutto il numero dei richiedenti attualmente presenti in località Bione, e per cui si stanno valutando alcune ulteriori possibili soluzioni.
Si è tenuta, tuttavia, anche in considerazione, nel formulare questa ripartizione, la circostanza che in questi giorni alcune situazioni di estrema criticità nell’arrivo dei flussi, presente negli scorsi mesi, è venuta meno.  Si è assicurato ai Comuni, notiziati della presente iniziativa nella giornata di ieri (lunedì, ndr) che si procederà immediatamente al ripristino della capienza originaria nell’ipotesi di ulteriore diminuzione della presenza dei richiedenti nei centri di accoglienza del territorio lecchese nelle prossime settimane, anche attraverso l’apertura di nuovi piccoli centri, secondo lo spirito dell’accoglienza diffusa, oltre che per il ridottissimo numero di arrivi, come già accennato.
Sull’argomento si è tenuto un incontro nella giornata di ieri con la Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val D’Esino e Riviera, ed il Distretto di Lecco”.