LECCO – “Il lupo sta dove stanno le pecore, mica tra le iene. E di greggi belanti, ahinoi, questo bistrattato Belpaese ne conta a frotte. E di conseguenza anche di lupi. Legge di natura: crescono le prede, aumentano i predatori. Ed è affatto predatoria la dichiarazione che l’assessore Venturini ha postato via social una manciata di giorni fa, sì quella in cui il nostro amministratore ha sostenuto una necessità di “leggi urgenti e speciali, magari discriminanti o antidemocratiche’ per fronteggiare il pericolo del terrorismo”.
Grazie no. Il malato lo si cura, non lo si abbatte. E ad essere malata è l’Italia. Un’Italia che ha bisogno di regole e di amore, non di corrive rappresentazioni di forza e di autoritarismo; un’Italia che ha bisogno di pace sociale, non di leggi speciali, che ha bisogno di una politica democratica che sia da volano per una costruzione collaborativa tra le classi meno abbienti e di emancipazione delle stesse. Il popolo italiano non ha bisogno di altra benzina sulla fiamma di una sofferenza sociale già ampiamente in atto: leggi marziali altro effetto non hanno che quello di esacerbare la lotta tra poveri. Jean Paul Marat, Karl Marx, e anche la dottrina sociale del cristianesimo – e lo diciamo noi comunisti! – ci hanno insegnato che il cittadino non è un suddito.
E’ una persona. A tale proposito Rifondazione Comunista circolo di Lecco prende nettamente le distanze dalle dichiarazioni di Venturini, ed anzi lancia un appello affinchè tutte le forze democratiche attivino il proprio bagaglio critico contro ogni forma di deriva caudillista e contraria ad ogni principio sancito da quella eccezionale Bibbia laica che è il testo della Costituzione. Regna grande confusione sotto il cielo, ma la situazione, oggi, non è eccellente. Non lo è perché se Rifondazione Comunista contesta il pensiero dell’assessore non vuole scadere nella pania di coloro che dell’uomo vogliono la testa. Troppo facile, troppo crudele, movimento maldestro che banalizza la finezza intellettuale della “politeia”, ma anche paradigma debole ed acritico.
Sì, anche qui, v’è da uccidere la malattia e non il malato. Sì contesta il pensiero dell’assessore, non la carica o l’operato amministrativo, per quelli siano altri i tempi, i momenti e le sedi, si necesse est. Ciò per una ragione molto semplice e di natura contrapposta ma dialogante alla predatorietà manifestata dall’assessore stesso: perché Rifondazione Comunista rivendica ed ama l’articolo 21 della Carta Costituzionale:
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Sta alla politica, alla dialettica, all’educazione civile di contestare, poi, affermazioni neglette e revanchiste, come quelle di Venturini. La Carta Costituzionale sia vissuta! In tutti i suoi articoli!
E non solo alla breve e soffocata imminenza delle tenzoni elettorali! Che queste brevi righe siano di sale al piatto della discussione democratica, ed anche un appello all’assessore a riflessioni più pacate e ragionate. Siamo certi che ci penserà”.
Rifondazione Comunista Circolo di Lecco