Calolzio. La Lega: “Al Lavello no ad un chiosco ‘usa e getta’ “

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Marco Ghezzi il sindaco di Calolziocorte
Il capogruppo Lega Nord, Marco Ghezzi 

CALOLZIOCORTE – L’idea di realizzare un chiosco con una struttura provvisoria anziché fissa e definitiva in località Lavello a Calolziocorte non piace alla Lega Nord.

“In una recente intervista l’assessore Sonia Mazzoleni ha dichiarato che l’Amministrazione comunale avrebbe deciso di realizzare una struttura provvisoria all’altezza della Cartiera una specie di piccolo chiosco, per rendere l’area più accessibile e meglio controllabile  – dichiara il capogruppo del Corraccio in Consiglio Comunale Marco Ghezzi – Una costruzione ‘fai da te’, da smantellare nel caso l’impresa non dovesse avere successo, immaginiamo. Vista l’esperienza fatta con il tendone della palestra di Sala realizzato in economia (ma poi costato in realtà ben di più dei 70.000 euro inizialmente dichiarati) sulla cui estetica e funzionalità lasciamo il giudizio ai cittadini, siamo molto preoccupati di questa nuova preoccupante iniziativa”, esordisce Ghezzi.

La richiesta di realizzare un punto di ristoro in quell’area, che fungesse anche da presidio, era arrivata dal consigliere Cristina Valsecchi, con l’obiettivo di ripartire dal progetto della precedente amministrazione, eventualmente aggiornato e migliorato.

“La soluzione proposta dall’assessore, però, è tutt’altra cosa – prosegue Ghezzi – e non ci convince per nulla, perché si rischia di sprecare altro denaro pubblico. Forse l’assessore non ha ben chiaro che per realizzare una struttura di pregio, che valorizzi davvero la zona, occorre soddisfare tutta una serie requisiti, primo fra tutti quello igienico sanitario (e poi ci sono gli allacciamenti, l’attrezzatura, i sistemi di sicurezza, i costi burocratici per la realizzazione e l’individuazione del gestore ecc.), che richiedono considerevoli investimenti. Non stiamo parlando della festa dell’oratorio o di qualche (lodevolissima) iniziativa temporanea organizzata da qualche associazione. Siamo nella zona più bella di Calolziocorte, dunque il progetto deve essere serio e può funzionare soltanto se ben realizzato. Gli esperimenti alla ‘viva il parroco’, per favore, lasciamoli perdere. Il Comune non ha i soldi per un progetto duraturo? Forse qualcuno avrebbe dovuto avere un po’ più di lungimiranza e attenzione, quando si è data l’autorizzazione alla Cartiera per realizzare la nuova centrale a biomassa. Il Parco Adda Nord per il ‘disturbo’ incasserà dalla stessa centinaia di migliaia di euro. E il Comune di Calolziocorte? Nulla. Siamo convinti che la Cartiera avrebbe dato più volentieri un contributo ai calolziesi sui quali ricadranno a tutti gli effetti gli eventuali disagi dovuti alla nuova centrale. Comunque, aspettiamo di vedere il progetto del chioschetto usa e getta in Commissione territorio accompagnato da un preventivo di spesa realistico. Anche se, viste le premesse, la nostra speranza è che si tratti solo di uno dei tanti annunci pre-elettorali fatti dall’Amministrazione negli ultimi mesi”.