LECCO – In tanti si sono riuniti nella Sala Ticozzi di Lecco per salutate Mons. Luigi Stucchi, storico direttore del settimanale “Il Resegone”, dal 1973 fino al 1986.
L’occasione per riabbracciare l’ex direttore è stata la presentazione del libro “Per la vita, sempre”, una selezione di cento dei suoi oltre seicento editoriali a cura di Bruno Perboni. Alla serata, moderata da Luigi Geninazzi, hanno partecipato anche i giornalisti Cesare Cavalleri e Luigi Crimella.
La chiacchierata ha subito visto Cavalleri protagonista, con dichiarazioni piuttosto forti, espresse con toni pacati. “Nel 1974 ci fu il referendum sul divorzio, e subito dopo la legge sull’aborto. Quel periodo lo posso identificare come quello che ha dato inizio alla violenza che ora grava sul nostro paese. Come detto anche da Papa Benedetto XVI, oggi i giovani non hanno più la capacità di prendere decisioni irrevocabili. L’aborto è una bomba a orologeria, la suprema violenza. Se non ci fosse oggi non avremmo alcun problema demografico in Italia. Spero che tra qualche decennio l’umanità si svegli da questo cattivo sogno, da questo sterminio fatto secondo la legge.”
Più moderato è stato l’intervento di Crimella, che ha preferito parlare dei suoi dieci anni da redattore, proprio sotto l’attenta supervisione di Mons. Stucchi.
È stato il Monsignore poi a tenere banco, incalzato dalle domande del Geninazzi. L’esordio incisivo – “Bisogna ricominciare dal diritto alla vita. Oggi c’è il rischio di trasformare i doveri in diritti, e addirittura i delitti in diritti – ha fatto da preludio a dichiarazioni attente e misurate, con un unico filo conduttore: la difesa della vita. Mai essere contro, sempre per”.
Al costo di minimo venti euro si poteva acquistare il libro “Per la vita, sempre”. Il denaro raccolto verrà devoluto al Progetto Gemma, volto ad aiutare le giovani mamme in difficoltà per consentire loro di far nascere e crescere i loro bambini.