Calolzio. 50 migranti nell’ex albergo Italia, Comune e Prefettura smentiscono

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L'ex albergo Italia a Calolziocorte
L’ex albergo Italia a Calolziocorte

 

CALOLZIOCORTE – “Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione dalla Prefettura in merito all’arrivo di migranti a Calolziocorte.Sono stufo di dover correre dietro alle stupidate dei Social”.

Così l’assessore ai Servizi Sociali Luca Valsecchi ha commentato la voce che si è rapidamente diffusa in città questa mattina rispetto all’arrivo di una cinquantina di migranti nell’ex albergo Italia, a due passi dalla stazione di Calolziocorte. Nelle ultime settimane, infatti, sono partiti alcuni lavori di ristrutturazione dell’edificio situato all’incrocio tra via Galli e via Locatelli, che ormai da molti anni versava in uno stato di completo abbandono.

I residenti della zona, insieme ai commercianti, però, hanno già organizzato una manifestazione di protesta per mercoledì 21 febbraio alle ore 13.15: “Se non approvate siete tutti invitati a partecipare alla protesta – si legge sul volantino – Siamo ancora in tempo a fermarli”.

Nel pomeriggio di lunedì è arrivata una secca smentita anche dalla Prefettura e dal Distretto di Lecco: “Non è prevista nessuna apertura di centri per accoglienza sul territorio comunale di Calolziocorte – scrivono – e, nel respingere la falsa notizia, si ribadisce l’impegno del Distretto e della Prefettura volto a favorire un’accoglienza diffusa (su tutto il territorio provinciale), perseguendo per quanto possibile soluzioni di numeri contenuti per una migliore integrazione. Tutto ciò nel rispetto degli accordi ANCI/Ministero dell’Interno per le quote di accoglienza e la progressiva trasformazione dei Centri emergenziali in SPRAR (Sistema nazionale Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati)”