Calolzio. Inaugurati i restauri del Lavello: “Luogo da vivere”

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CALOLZIO – “Quanto inauguriamo oggi vuole essere un segno di testimonianza rivolto soprattutto al sociale”. Con queste parole Nevio Lo Martire, presidente della Fondazione Santa Maria del Lavello, ha aperto la cerimonia di inaugurazione dei restauri del Monastero.

In tantissimi hanno voluto essere presenti all’evento, che si è svolto sabato pomeriggio: oltre alle autorità civili del territorio e i rappresentanti delle associazioni e degli enti che hanno contribuito e reso possibili i lavori c’erano anche tanti, tantissimi cittadini, che hanno voluto vedere con i propri occhi i lavori di restauro che hanno riguardato il chiostro minore, la torre campanaria e la facciata prospiciente sull’Adda del Monastero del Lavello, oltre che l’impianto di ventilazione all’interno della chiesa. 

Lavori di un certo impegno, finanziati grazie alla generosità di Fondazione Cariplo che ha investito 280 mila euro sui 430 mila necessari all’intero restauro. Il resto è stato cofinanziato da Apaf di Casargo e dalla Fondazione Bernareggi. 

L’architetto Alberto Nogara

 

Ad illustrare sinteticamente i lavori effettuati sono stati l’architetto Alberto Nogara e Giuseppina Suardi, direttrice dei lavori di restauro: “L’intervento – hanno spiegato – segue e conclude idealmente il percorso iniziato nel 2003 volto a riportare il Monastero al suo antico splendore. I lavori che sono stati condotti lo scorso anno da giugno a dicembre circa hanno riguardato il chiostro minore, che è stato completato, la torre campanaria con la sostituzione degli elementi in legno interni, oramai deteriorati, e il rifacimento della facciata. Quindi in chiesa è stato rifatto completamente l’impianto di ventilazione, necessario per evitare situazioni di infiltrazioni umide e il conseguente ammaloramento degli affreschi e dei quadri contenuti”.

Il Presidente della Provincia Flavio Polano con il presidente della Fondazione Santa Maria del Lavello Nevio Lo Martire

 

Alla cerimonia erano presenti anche il presidente della Provincia di Lecco Flavio Polano, il presidente di Fondazione Cariplo Romano Negri, il sindaco di Calolzio Cesare Valsecchi, Silvio Tomasini della Fondazione Adriano Bernareggio e il vescovo di Bergamo Mons. Francesco Beschi.

L’invito corale degli amministratori alla cittadinanza è stato quello di vivere il Monastero: “Questo è forse uno dei luoghi più belli e significativi del territorio – ha dichiarato Polano – il lavoro congiunto fatto negli ultimi anni ha permesso di riscoprire un piccolo gioiello, culturale, storico e anche sociale. Ora tocca alle persone non rendere vani questi sforzi ma vivere pienamente il Monastero”.

“L’utilizzo migliore delle risorse del nostro territorio – ha aggiunto Valsecchi – può costituire un volano per la ripresa economica. Ringrazio tutti gli enti che hanno lavorato tanto per raggiungere questo risultato”.

Mons. Beschi

 

E’ toccato quindi a Mons. Beschi concludere il momento dei ringraziamenti, prima di avviarsi verso una rapida visita guidata del Monastero e dei suoi restauri: “Grazie davvero per avermi invitato e reso partecipe a questo momento. Vorrei riflettere sul titolo che avete scelto per questo giorno: alzare lo sguardo. Ebbene, oggi viviamo incartati su noi stessi, ci guardiamo troppo spesso solo i piedi e finiamo per andare a sbattere, contro le cose e tra di noi. Alzare lo sguardo è un invito ad incrociare quello degli altri: ma non con sguardo giudicante, bensì aperto. Quando entriamo in questo luogo – ha proseguito il vescovo – sentiamo che ci parla. Ci racconta di una storia secolare, tramandata fino a noi, che va conservata e rispettata. Ma c’è di più: il Monastero crea una comunanza di cui avvertiamo tanto bisogno: è un luogo che ispira, vivetelo al meglio“.

Nella chiesa del Lavello

 

Durante gli interventi non sono mancati i momenti musicali dell’Orchestra del Monastero del Lavello, che hanno intrattenuto i presenti. A concludere l’iniziativa un buffet offerto dagli studenti Apaf di Casargo.

 

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