Oltre 6.400 cani in città: “Servono più aree attrezzate”

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L’incontro di venerdì sera al Centro Civico di Germanedo per parlare del Parco di via Mons. Polvara e in generale delle aree cani in città

 

LECCO – Una cosa è certa: in città servono più aree cani. Su questo punto convengono gli amanti degli amici a quattro zampe, semplici cittadini e anche l’amministrazione comunale che ieri sera, venerdì, ha indetto un incontro pubblico proprio per parlare dell’argomento.

Alla serata hanno partecipato una trentina di persone: focus del confronto il parco di via Monsignor Polvara, da tempo motivo di malcontento e malumori per via della sua ‘doppia natura’, quella di parco e di area cani. Una delle aree verdi più frequentate del rione di Belledo e della città, dove però la pacifica convivenza tra bambini, cani e persone, da qualche tempo, è messa a dura prova come i suoi frequentatori hanno avuto modo di raccontare (ancora una volta) all’assessore Ezio Venturini e all’architetto Angelo Ricchetti. 

L’assessore Ezio Venturini e l’architetto Angelo Ricchetti

 

La principale fonte dei problemi è rappresentata dal parchetto più piccolo, dove è stata ricavata un’area recintata per lo sgambamento dei cani. “Da qualche tempo siamo bersaglio di lamentele e minacce – hanno spiegato i presenti – da un lato ci sono i residenti che non tollerano il rumore dei cani e la puzza, dall’altro i normali frequentatori del parco tra cui le persone più anziane che nei mesi estivi pretendono di avere la zona dove stanno i cani perchè è all’ombra. C’è poi da dire che la manutenzione scarseggia, i cestini vengono svuotati solo una volta alla settimana, e non tutti i padroni dei cani sono civili come i presenti stasera, tanti non raccolgono lo sporco. La domanda è: si può fare qualcosa per rendere tutti contenti?“.

Presente anche una piccola rappresentanza di ‘contrari all’area cani’ che hanno richiesto al Comune una verifica tecnica sulle distanze tra aree di sgambamento e abitazioni: “Non solo questo parco, ma anche altri spazi pensati per fare correre i cani sono a pochi metri dalle abitazioni. I proprietari possono dire che è normale che i cani abbaino ma certe volte il casino è insopportabile e disturba il riposo magari di persone anziane”. “Il Comune – ha aggiunto un altro residente – si nasconde dietro a un dito, perchè quello spazio è nato come giardino ed è stato poi trasformato nel parchetto. La verità è che il Comune non ha mai pensato veramente al bene dei cani a basta guardare le altre aree dedicate per capirlo“.

Un problema che l’assessore Venturini ha promesso di portare in Giunta: “La popolazione dei cani è aumentata negli ultimi anni a Lecco, ad oggi solo in città sono stati censiti 6.450 esemplari, vuol dire circa uno ogni otto famiglie. E’ chiaro che servono degli spazi per loro“. L’ostacolo, ancora una volta, è quello economico: “Ad oggi le cifre non ci consentono di avviare una ristrutturazione e manutenzione delle aree cani esistenti, otto in totale, ma per il prossimo anno stanzieremo a Bilancio una cifra per questo tipo di intervento, che riconosciamo essere prioritario. Stiamo anche valutando di aprire nuove aree di sgambamento in zone che abbiamo individuato, ma c’è tutta una questione di vincoli e autorizzazioni che naturalmente rallenterà le procedure”.

Nel frattempo quindi le cose restano come sono, anche se non sono mancate le proposte: è il caso dell’associazione Pro Parco che si è offerta di effettuare alcuni lavori di manutenzione all’area cani di via Mons. Polvara e se necessario in altri parchetti, con il contributo dei proprietari. “Le aree per lo sgambamento sono importanti per la socializzazione dei cani, che è fondamentale per crescerli più equilibrati. Con questa popolazione in aumento è chiaro che servono aree attrezzate migliori e nuove, speriamo che il Comune ne capisca l’importanza” hanno concluso.