
LECCO – Dallo scorso marzo Paolo Borgotti è il nuovo comandante della Polizia Locale di Lecco ricevendo il testimone dal suo predecessore Franco Morizio, oggi in pensione dopo aver guidato per diversi anni la polizia cittadina.
Borgotti, classe 1970, che nella sua ultima esperienza in curriculum vanta l’analogo ruolo al comando della Polizia Locale di Bovisio Masciago, è stato selezionato dal Comune di Lecco tra altri quindici candidati per l’importante incarico. A qualche settimana dal suo arrivo a Lecco, lo abbiamo incontrato:
Ci parli di Lei, come è iniziata la sua esperienza in Polizia Locale? Ha seguito una vocazione che sentiva propria o è stato il destino a farle incontrare la divisa?
“Decisamente una vocazione. Quello in Polizia Locale è stato il mio primo lavoro, non ho fatto altro che l’agente, da quando avevo 19 anni. Dopo il diploma ho partecipato ad un concorso come agente motociclista e l’ho vinto, da quel momento è iniziata la mia carriera, prima in servizio a Meda poi a Bovisio Masciago. La mia famiglia è originaria di Cesano Maderno, sono l’ultimo di tre figli, mio fratello e mia sorella sono entrambi agenti di Polizia Locale”
Cosa le ha insegnato questo mestiere negli anni di esperienza che ha maturato fino ad oggi?
“A Bovisio Masciago, dopo il pensionamento del precedente comandante, ho preso la guida del Comando che, dalle quattro unità che eravamo, è stato negli anni implementato fino a 15 operatori. Ho riorganizzato tutto il servizio, ci siamo strutturati in una vera e propria centrale operativa. Cosa mi ha insegnato questo mestiere? Che il contatto con la gente è importantissimo anche se negli anni ho visto anche il suo deterioramento. Il cittadino spesso associa l’agente di Polizia Locale solo alle contravvenzioni o alla viabilità, senza tenere conto delle diverse attività comprese nel nostro servizio”.
Il suo arrivo a Lecco. Quali sono state le prime cose che ha fatto dopo aver preso servizio nella nostra città? Ha già effettuato dei cambiamenti rispetto al passato?
“Ho voluto incontrare tutti personalmente, dagli ufficiali agli ultimi assunti, per conoscerli e condividere con loro quanto utile al nostro lavoro. Credo che il contatto con il propri collaboratori sia fondamentale per avere una squadra forte e coesa. A livello operativo ho voluto invece implementare il presidio sul territorio, soprattutto nel centro storico rafforzando la presenza degli agenti nelle piazze e nelle zone centrali della città”.
Con il suo insediamento, hanno preso servizio altri quattro nuovi agenti. L’organico è oggi sufficiente?
“Abbiamo quattro nuovi collaboratori ma oggi non possono ancora essere utilizzati per sevizi operativi se non dopo la conclusione del corso formativo, quindi entro la fine dell’anno. Avremo quattro agenti stagionali per l’estate ma anche loro possono essere utilizzati solo per alcuni servizi di presidio, in base alle necessità. Rispetto alla dotazione organica siamo ancora in defaillance, è vero che non sono pochi gli agenti ma lavorano su tre turni, tenendo conto anche ferie, infortuni e malattie, non è semplice organizzarsi per garantire il servizio di pronto intervento”.
Meglio… più agenti o più telecamere? Sappiamo che oggi la tecnologia è un supporto indispensabile nel lavoro delle forze dell’ordine, Lecco oggi dispone di un sistema di videosorveglianza all’avanguardia, grazie anche al sistema di tracciabilità delle targhe. Ci saranno ulteriori integrazioni riguardo alla strumentazione in vostra dotazione?
“Direi che sono importanti entrambi, perché serve sempre qualcuno che sia ‘dietro’ alle telecamere. Stiamo ragionando su nuove strumentazioni e mezzi e saranno previsti degli investimenti. E’ la normativa stessa a dirci che gli introiti per le violazioni al codice della strada debbano essere utilizzati per questo. Faremo un’analisi per capire le necessità, poi delineeremo quali acquisti effettuare”.
Uno dei problemi di maggiore evidenza pubblica in città, sui quali per lungo tempo il Comando ha concentrato i suoi sforzi in passato, è l’abusivismo commerciale, in particolare nei parcheggi del centro. Come si risolve?
“Stiamo continuando il lavoro fatto in passato e verificando la possibilità di effettuare dei servizi mirati anche in borghese per riuscire ad intervenire. La presenza dei vigilantes in alcuni parcheggi è stata sicuramente una misura importante, più persone garantiscono il presidio e più si contrasta il fenomeno”.
I parcheggi incrociano un ulteriore tema, la questione della ZTL in centro e le soste non autorizzate in alcune delle principali vie e piazze del capoluogo. Il Comune ha recentemente provveduto ad un riordino degli spazi carico/scarico e per residenti. Nonostante questo i ‘furbetti’ non mancano. Continueranno i controlli?
“Gli agenti stagionali serviranno anche a quello, verranno impiegati nella zona del centro e si occuperanno tra le altre cose di verificare il rispetto delle soste nella zona a traffico limitato. I controlli, quindi, continueranno”.
Ordine pubblico e reati. La città non è risparmiata da fenomeni legati alla microcriminalità con zone sensibili, la stazione più di altre, e sovente anche da episodi di violenza nel centro storico, spesso legata all’abuso di alcol da parte dei giovani. La Polizia Locale può giocare un suo ruolo nell’ambito della sicurezza urbana oppure è una funzione che compete più specificatamente ad altre forze di polizia?
“Anche noi ovviamente concorriamo altre forze dell’ordine ma ognuno ha il proprio compito, ordine e sicurezza pubblica sono in capo alle forze di Polizia. Potremmo anche intervenire direttamente in certe situazioni, ma il rischio è di compromettere lavoro e indagini altrui”.
In queste prime settimane di servizio che idea si è fatto di Lecco?
“E’ una bella realtà, che ha degli aspetti di miglioramento. E’ mia intenzione mantenere i risultati ottenuti fino ad ora, cercando di essere più presenti sul territorio e più vicini alla cittadinanza”.

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