
GARLATE – A Garlate grande festa per i vent’anni del gruppo comunale di Protezione Civile.
La giornata è cominciata con la Santa Messa alle ore 10 durante la quale è stato benedetto il nuovo labaro alla presenza di tutte le associazioni del paese, delle autorità e degli altri rappresentanti dei gruppi di Protezione Civile della Provincia.

Al termine della Messa il corteo ha raggiunto la sala civica all’interno del Museo della Seta dove sono tenuti i saluti delle autorità e la consegna dei riconoscimenti ai volontari che operano da 20 anni.
“I gruppi comunali di Protezione Civile sono importantissimi soprattutto per due aspetti – ha detto il Viceprefetto Stefano Simeone – specialmente nei piccoli paesi rappresentano il gruppo di primissimo intervento e poi c’è il lavoro fondamentale che svolgono sul fronte della prevenzione. Questi volontari sono le sentinelle del territorio. Oggi, tra voi, vedo molti giovani e questo non è sempre scontato. La Protezione Civile nasce dall’amore per il territorio, un valore che nasce nel passato, voi potete lasciare una grande eredità”.

Presente anche Domizia Mornico vice presidente del Comitato di Coordinamento dei Volontari: “Grazie per quello che fate anche per crescere come gruppo e intervenire in maniera sempre più professionale. La vostra opera serve a diffondere la cultura della Protezione Civile”.

“Un grazie pieno di riconoscenza e affetto perché in questi anni abbiamo affrontato molte cose – ha detto l’ex sindaco di Garlate Maria Tammi -. In particolare ricordo nel 2002 la frana in Valmolina”.
Il coordinatore della Protezione Civile di Garlate Ambrogio Nava ha ripercorso, con un pizzico di commozione, la storia del gruppo dal lontano 1998 fino ai giorni nostri: “Il volontario non è retribuito non perché il suo lavoro non è importante ma perché è impagabile”.

Quindi, in rigoroso ordine alfabetico, sono stati premiati i volontari che da 20 anni operano a Garlate: Carlo Aldeghi, Emiliana Castagna, Massimo Di Stefano, Giuliano Longhi, Natale Maggi, Ambrogio Nava, Antonio Ratti, Enrico Ronchetti.
“Non ci sono parole per ringraziare questi volontari – ha concluso il sindaco Giuseppe Conti -. La loro opera è un motivo di insegnamento per le altre generazioni. Ci auguriamo rimangano sempre l’anima del nostro paese”.









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