Nonostante la morsa si sia leggermente allentata, continua l’emergenza tubi. A partire dalla scorsa settimana, LarioReti Holding ha ricevuto 900 richieste d’intervento, 600 concentrate nel weekend, durante il quale 25-30 persone hanno lavorato intensamente. Chi aveva la reperibilità è stato chiamato sui luoghi dei guasti.
Con sorpresa non esiste differenza tra pianura e montagna, tanti sono i problemi segnalati in basso quanti in quota. E’ un gran scoppiare di contatori per la precisione 400. Soprattutto quelli che si trovano all’esterno degli edifici restano vittime delle basse temperature.
Allora se non fosse per il periodo di siccità che ha preceduto la settimana congelata, una delle precauzioni efficaci sarebbe lasciare aperto di notte un rubinetto con un filo sottile d’acqua . E se la sciarpa va bene intorno al collo, anche ai contatori fa piacere. A Lario Reti Holding suggeriscono di proteggerli con lana e stracci. Quella di roccia va benissimo. Soprattutto per gl’impianti non interrati. Laddove invece il misuratore è ricoverato in un pozzetto coimbentato il pericolo non dovrebbe sussistere.