Aziende sempre più attente all’ambiente, firmata la “Carta per l’economia circolare”
“Un grande gesto collettivo che deve essere sostenuto da tanti piccoli gesti quotidiani”
LECCO – Aziende sempre più attente al “green” nella produzione, nella gestione degli impianti e nella conduzione delle attività lavorative.
La svolta eco-friendly non è più una scelta, ma un dovere di chi guida l’economia del nostro Paese. Ecco perché Confartigianato Imprese, insieme Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confagricoltura, Confcooperative, Legacoop, ConfApi Cna, Casartigiani e Claai, ha sottoscritto la “Carta per la sostenibilità e la competitività delle imprese nell’economia circolare”.
“Confartigianato Imprese Lecco – commenta il presidente Daniele Riva – è sempre più attenta alle dinamiche ambientali che coinvolgono le imprese. All’interno della nostra struttura abbiamo un Ufficio dedicato, guidato dalla dottoressa Lisa Rossini, che si occupa puntualmente di informare i nostri artigiani sugli adempimenti da compiere, le scadenze, le novità e le opportunità da cogliere per fa sì che l’economia circolare non sia un tema astratto, ma diventi parte attiva dei processi produttivi. E’ di questi giorni la relazione della Fondazione Symbola che mette nero su bianco come la green economy sia sinonimo di competitività e crescita per le aziende, nel rispetto del nostro ambiente. Mi piace annunciare questo importante passo congiunto delle Associazioni datoriali nazionali proprio oggi, giorno in cui siamo chiamati ad essere più sensibili verso il risparmio energetico, attraverso l’iniziativa mondiale ‘M’illumino di meno’. Un grande gesto collettivo, ma che deve essere sostenuto da tanti piccoli gesti quotidiani, che non escludono nessuno, mondo del lavoro in primis”.
Per affrontare le nuove sfide ambientali e cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione dei processi produttivi e di consumo, è necessario un cambio di approccio da parte di tutti gli stakeholders e il coinvolgimento del sistema economico nel suo complesso. Per questo il documento individua 10 linee di intervento e punti programmatici che, attraverso un percorso di impegni concreti, sarà la base per l’avvio di un confronto con gli interlocutori istituzionali.
I 10 punti affrontano aspetti di carattere regolatorio, normativo, economico e tecnologico, dall’abbattimento delle barriere burocratiche, alla necessità di favorire investimenti in ricerca e innovazione, fino ad arrivare ad una capacità impiantistica virtuosa. La carta per l’economia circolare è un primo impegno condiviso per lo sviluppo e la competitività delle imprese italiane in tema di economia circolare. Con la firma di questo documento le Associazioni datoriali diventano capofila.