Orgoglio Leghista:
the day after dei “lumbard” lariani

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LECCO – Un centinaio i leghisti lariani che non sono mancati alle serata dell’ “Orgoglio Leghista” che si è tenuta lunedì, a Bergamo, durante la quale sono intervenuti Roberto Maroni e Umberto Bossi.

Una serata in cui l’ex ministro ha ribadito la necessità di “fare pulizia senza guardare in faccia a nessuno“, fissando quattro punti da cui ripartire: pulizia, meritocrazia, spazio ai giovani e allontamento di chi rema contro il bene della Lega. Anche Bossi ha parlato di “ripartenza” scusandosi con tutti i militanti per i “danni che sono stati fatti da quelli che portano il mio nome“, con chiaro riferimento al figlio Renzo detto il “trota”.

“Concordo pienamente con le parole di Umberto Bossi – spiega il segretario provinciale di Lecco della Lega Nord Ferdinando Ceresa tra i presenti a Bergamo – bisogna saper ripartite. E’ un po’ quello che si voleva e si diceva già da qualche giorno. Ripartire con un nuovo progetto, ripartire con regole ben precise, ripartire dalla pulizia all’interno del partito, ripartire dalla meritocrazia e da un ritorno alla Lega che abbiamo conosciuto quando abbiamo deciso di farne parte”.

Ceresa non esclude che la bufera che ha travolto il partito del Caroccio lascerà qualche segno: “Non dobbiamo farci illusioni – spiega – puo’ darsi che ci siano strascichi in questo senso, ed è bene che nei prossimi giorni si cerchi di capire quanto e come l’elettorato si fiderà di ciò che stiamo facendo. La Lega si sta muovendo per suoi valori interni, ideali che non si tradiscono, e pertanto, se qualcuno ha violato i nostri valori etici, è corretto che si faccia da parte”.

Ma le indagini in corso, seguite da ben cinque procure, colpiscono da vicino la figura del Senatur: se si arrivasse a dimostrare un suo coinvolgimento o la sua consapevolezza di ciò che gli accadeva intorno?  “Su Bossi c’è un affetto ed una vicinanza totale – spiega Ceresa – e la sua presa di posizione, con le scuse per le colpe di chi porta il suo cognome, è stato un momento toccante che nessuno si aspettava e che nessuno avrebe voluto. Io non so cosa ne sarà, non mi interessano i se e i ma, l’importante a mio parere è la grande forza e la grande serietà che stiamo dimostrando, una forza che ci riporta ad un ritorno alle origini e che fa ben sperare per il nostro progetto politico”.

Tra coloro che erano a Bergamo, c’era anche il consigliere comunale Giovanni Colombo: “Sono molto fiducioso dopo quello che ho sentito. Si è parlato di meritocrazia, di curriculum, sarebbe anche ora! – poi aggiunge – e se vale per tutti, a Lecco l’80% dei leghisti attivi dovrebbero farsi un esame di coscienza. Mi auguro che le cose possano cambiare, anche se vale sempre la regola che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”.

Speranze e auspici per Colombo, che prosegue: “Quello che mi auguro non accada è che dall’essere amico di Bossi e quindi vado avanti, si passi a: io sono amico di Maroni e quindi vado avanti… “, ma c’è anche qualche dubbio che aleggia: “Tutti sperano che la burrasca sia passata, io stesso me lo auguro, anche se personalmente nutro dei forti dubbi. Sicuramente succederà ancora qualcosa. Come molti, mi aspetto che cambino le cose e me lo auguro”.

Non è mancato l’assessore provinciale, Marco Benedetti che aggiunge: “E’ stata una grande serata, un momento di vero ritrovo, e si è respirata l’aria della Lega dei bei tempi. Mi ha colpito enormemente il discorso di Roberto Maroni e i quattro punti sui quali fondare la ripartenza del partito: pulizia, meritocrazia, spazio ai giovani e allontamento di chi rema contro il bene della Lega. Assolutamente toccante, l’intervento di Bossi e le sue scuse ai militanti; Umberto ha dato trent’anni della sua vita per il partito, per questo mi rifiuto di credere ad un suo coinvolgimento nelle vicende emerse. In tutto questo la Lega è la vera parte lesa, i soldi sottratti erano destinati al movimento e sono stati spesi per fini personali, ma credo che il killeraggio mediatico nei nostri confronti sia esagerato e distragga dal disastroso operato del governo Monti. La Lega ha dimostrato responsabilità in questa occasione, sfido qualsiasi altro partito a fare altrettanto”.

(foto di Maroni e Bossi tratta da sito www.leganord.org)