La società Linee Lecco cerca alleati
per non morire

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LECCO – Approvata nel consiglio comunale di ieri sera, lunedì, la delibera con cui è stato modificato il Piano Industriale di rilancio di Linee Lecco presentato in febbraio dal presidente Fausto Crimella. Due i numeri che spiccano su tutti, la riduzione del buco previsto per l’anno 2012 passato da 1 milione e 200 mila euro a poco più di 140 mila euro grazie alla gestione dei parcheggi rimasta alla società di piazza Bione e la riduzione del personale di 12 dipendenti anzichè 19.

Per quanto concerne il riassetto societario, la delibera approvata prevede “di promuovere in via preferenziale l’integrazione strategico territoriale di Linee Lecco spa con altri soggetti pubblici”, ma se questo obiettivo non verrà raggiunto entro il 31 luglio 2012, si apriranno le porte ai soggetti privati previa nuova delibera da approvarsi sempe in Consiglio comunale.

Una corsa contro il tempo per evitare che Linee Lecco venga tagliata fuori dalla gara regionale dei trasporti pubblici prevista nel 2014, il cui appalto riguarderà il servizio della così detta macroprovincia che comprende Como, Lecco, Varese e Sondrio. Un appalto che la sola Linee Lecco non sarebbe in grado di accollarsi e che quindi richiede inevitabilmente una partnership con altri soggetti pubblici o eventualmente privati.
Ecco quindi la necessità da parte del Cda di Linee Lecco e in seconda battuta dell’Amministrazione Brivio di accelerare i tempi per attuare il Piano Industriale al fine di farsi trovare pronti e appetibili con un nuovo assetto societario.

Tuttavia “approccio e modalità” (per citare le parole pronunciate lunedì in consiglio della consigliere leghista Cinzia Bettega) con cui è stato sviluppato e presentato il Piano Industriale non sono piaciute a Lega e Pdl che hanno criticato aspramente lo stesso Piano Industriale e soprattutto la scelta di ridurre il personale. Pioggia di critiche anche per l’attuale presidente di Linee Lecco Fausto Crimella, bollato dal consigliere leghista Giovanni Colombo come “un incapace”.
“Sappiamo anche che il clima creatosi tra dirigenti e dipendenti è ormai pessimo – ha puntualizzato Angela Fortino (PdL) – segno evidente che le cose non stanno andando bene; senza dimenticare che lo stesso direttore generale Salvatore Cappello è stato messo da parte e tagliato fuori dagli incontri con le parti sociali. Comportamento a dir poco grave”. A rincarare la dose anche il consigliere Stefano Chirico: “E’ tempo di decidere cosa fare di Linee Lecco, ma di fronte a questo Piano Industriale vedo solo delle carenze imprenditoriali e di gestione dalle quali emerge un timore di orizzonte, che è il timore di vedere arrivare un soggetto terzo ad aggiudicarsi il servizio”.