Striscioni di protesta al bar Alterego di Valmadrera, sanzionato con la chiusura per 5 giorni
“No agli sceriffi”. Il sindaco risponde: “Erano stati avvisati più volte”
VALMADRERA – “Se fate chiudere noi per cinque persone, allora dovete far chiudere tutti”. Sono le parole che i titolari del bar Alterego a Paré di Valmadrera hanno affidato ad uno striscione di protesta esposto all’ingresso del locale.
Il pubblico esercizio era stato raggiunto da un provvedimento di chiusura temporanea (per cinque giorni) venerdì, nel corso dei controlli delle forze dell’ordine sul rispetto delle norme anti-contagio che, la stessa giornata, avevano riguardato 351 attività in tutta la provincia.
Altri striscioni sono stati piazzati all’esterno dell’attività: “A noi che rispettiamo le regole, negano il lavoro” e ancora “No agli sceriffi, si alla costituzione”.
Parole accolte con amarezza dal sindaco Antonio Rusconi che ha voluto precisare: “I provvedimenti sono presi dal responsabile della Polizia Locale e le Forze dell’Ordine hanno più volte nei giorni precedenti richiamato e avvisato la proprietà su evidenti e plateali violazioni delle norme . Il sindaco di Valmadrera ha preso atto di un provvedimento ma ribadisce la sua piena fiducia nelle Forze dell’Ordine presenti sul territorio e non cambia parere se gli arrivano più o meno ‘velate minacce’ sui social di portare le Iene, invece di scatenare battaglie mediatiche o di portare prove su altri esercenti”.
“Il problema è se quel locale che è stato avvisato più volte da Carabinieri e Polizia Locale ha commesso o no quell’infrazione – prosegue Rusconi – Comunque non tollererò che continuino ad apparire offese contro le Forze dell’ Ordine”.