Il Comune rinnova l’impegno nel progetto avviato due anni fa insieme a PEBA Onlus
In Piazza Garibaldi il Comune installerà un corrimano per facilitare l’accesso alle rampe del marciapiede
LECCO – Una collaborazione costruttiva e innovativa, a livello nazionale, tra Comune, scuola e associazioni per una città senza barriere architettoniche, vivibile e solidale. Avviato due anni fa con Peba Onlus (Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche) il progetto continuerà nel solco di un impegno rinnovato da parte della nuova amministrazione comunale.
Lecco carrozzabile
“Siamo molto contenti di portare avanti questa collaborazione – ha spiegato l’assessore alla Famiglia Alessandra Durante – uno dei progetti centrali della nostra amministrazione è ‘Lecco carrozzabile’: pensiamo e vogliamo una città accessibile e fruibile a 360 gradi”. Il progetto, nello specifico, ha l’obiettivo di realizzare il Peba, il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, nel corso dei prossimi 5 anni. “Ereditiamo un importante lavoro – ha continuato Durante – Peba Onlus e l’Istituto Bovara di Lecco infatti negli ultimi due anni hanno mappato le barriere architettoniche presenti in alcune aree del nostro centro cittadino e nel rione di Castello. Quello che ci impegniamo a fare, come amministrazione comunale, è proseguire la collaborazione e concretizzare le proposte che arrivano inserendole in un piano ben strutturato”.
Un corrimano in Piazza Garibaldi
Come primo e concreto gesto per avviare questa progettualità quinquennale il Comune, nei prossimi giorni, installerà un corrimano in prossimità delle rampe del marciapiede di Piazza Garibaldi (lato edicola) per consentire alle persone con disabilità di accedervi autonomamente: “Qui le rampe hanno una pendenza troppo ripida che non consente all’utente in carrozzina di percorrerle autonomamente – ha spiegato l’assessore – grazie al corrimano potranno invece farlo da soli”.
L’architetto Ferretti (PEBA Onlus): “Lecco apripista”
“Due anni fa abbiamo portato in città un’idea: aiutare la pubblica amministrazione alla stesura del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche che, nonostante sia una legge di oramai 40 anni fa è rimasta lettera morta in tantissime città – ha dichiarato l’architetto Andrea Ferretti di PEBA Onlus -. Qui, grazie al sindaco Virginio Brivio e alla sua amministrazione, abbiamo trovato tanto entusiasmo e siamo felici che il successore Mauro Gattinoni abbia voluto continuare questa collaborazione. Ci tengo a sottolinearlo, questo è un progetto pilota che sarà d’esempio a tutto il paese: quanto fatto a Lecco è un primo esperimento per realizzare il Peba a costo zero per la pubblica amministrazione. In due anni abbiamo consegnato una mappatura grazie ai futuri professionisti, gli studenti. Questo esempio intendiamo portarlo come disegno di legge al Senato e al parlamento oltre che al Miur perché diventi una buona e consolidata prassi. Eliminare le barriere architettoniche è un dovere anche morale, non solo nei confronti delle persone con disabilità ma anche di altre categorie di cittadini: bambini, mamme con passeggini, anziani – ha concluso Ferretti – vorrei ringraziare ancora una volta tutti coloro che sono impegnati in questo progetto”.
Il lavoro degli studenti in città
E’ quindi toccato alla professoressa Elena Ripamonti illustrare il lavoro svolto negli anni scolastici 2018/2019 e 2019/2020 dagli studenti di quinta degli Istituti Bovara e Medardo Rosso di Lecco. “Il primo anno la mappatura è stata fatta nel rione di Castello considerando due aree particolarmente critiche, l’accesso alla farmacia in Corso Matteotti e l’accesso al Parco di Palazzo Belgiojoso.
Lo scorso anno, invece, i ragazzi hanno lavorato in centro città, nello specifico sull’accesso alla Biblioteca Civica e alla Basilica San Nicolò. Dopo una prima fase di rilievo – ha spiegato la docente – sono state sviluppate le soluzioni progettuali per risolvere le criticità legate alla presenza di barriere architettoniche”. Una ventina, complessivamente, i punti problematici rilevati sui quali intervenire.
Quest’anno il monitoraggio in presenza è stato sospeso, a causa della pandemia: “Purtroppo – ha detto Ripamonti – non abbiamo avuto il permesso di uscire con i ragazzi nemmeno per i rilievi, così abbiamo cercato un’area di progetto su cui lavorare, scegliendo di concentrarci sull’ex Leuci e il Caleotto. Speriamo di riprendere la mappatura il prima possibile” l’auspicio della docente.
Alla conferenza stampa ‘virtuale’ di questa mattina erano presenti anche Angelo Colombo, presidente dell’Associazione Amici della paraplegia, l‘assessore all’Ambiente e alla Mobilità Renata Zuffi e i docenti e gli studenti degli istituti coinvolti.