“Torno là dove ho lasciato un pezzo di cuore, un luogo dove serve tutto, ma basta davvero poco per far felici le persone e spesso salvargli la vita”
Destinazinazione la città di Bissau in Guinea Bissau
LECCO – Sarà un Capodanno speciale quello di Pasquale Larosa, 70 anni, laorchese. Destinazione Bissau, in Africa, nella casa che fa da quartier generale ai missionari del Pime impegnati in Guinea Bissau.
“Torno per dare man forte al prezioso lavoro che i missionari stanno facendo in quell’angolo di Africa. Lo faccio col cuore e per aiutare ciò che il compianto Padre Roberto Donghi, aveva iniziato quasi vent’anni fa. Un grande missionario ma soprattutto un grande uomo che ho avuto il piacere e la fortuna di conoscere e incontrare nel 2018″.
Così, nel 2019, Pasquale parte con Marco Maggioni dell’associazione di Lecco “Tagme – Diamoci da Fare” alla volta di Bubaque, sulle isole Bijagos, arcipelago della Guinea Bissau dove dall’aprile 2011 si trovava in missione Padre Donghi, dopo aver lasciato la missione di Catio’ sempre in Guinea Bissau, dove rimase dal 2003 al 2009.
“In quell’occasione svolgemmo molti lavori, tra cui il rifacimento di circa 200 metri di tetto del progetto ‘Casa sulla Roccia’ voluto dallo stesso Padre Donghi – racconta Pasquale – E’ stata un’esperienza coinvolgente e travolgente. Vivere la missione è stato impattante, mi ha arricchito e nel contempo mi ha reso consapevole di cosa significa Africa. Da quel giorno mi sono ripromesso di tornare, per mettermi a disposizione e aiutare i missionari e le persone del posto”.
E l’occasione è arrivata poche settimane fa, quando Pasquale è stato “assoldato” per tornare in Guinea Bissau, questa volta nella città di Bissau, presso la casa dei missionari del Pime una sorta di quartier generale dove è prevista l’installazione di un grande serbatoio idrico in acciaio inossidabile, alto 12 metri e dalla capienza di 14mila litri d’acqua.
“Parto il 31 dicembre alle 6 da Milano con scalo a Lisbona in Portogallo. Passerò il Capodanno in aereoporto per poi decollare alla volta della Guinea Bissau dove arriverò il primo dell’anno alle 13.30 circa. Qui resterò fino al 19 Aprile. Dovremo installare il grande serbatoio, ma avrò anche tempo e modo per andare in alcune missioni vicine, come quelle della parrocchia di Fatima, del villaggio di N’loren e del settore di Sao Domingos”.
Pasquale, che si era avvicinato al mondo delle missioni spinto dalla curiosità, dopo aver conosciuto Padre Donghi ed essere stato in Guinea Bissau ammette: “Oggi parto con una consapevolezza diversa e torno là dove ho lasciato un pezzo di cuore, un luogo dove serve tutto, ma basta davvero poco per far felici le persone e spesso salvargli la vita”.