Le vendite natalizie hanno soddisfatto i commercianti del capoluogo
Attesa per i saldi invernali, al via da mercoledรฌ 5 gennaio
LECCO โ Dopo anni difficili, ulteriormente complicati dall’emergenza Covid, questa volta c’รจ soddisfazione tra i commercianti lecchesiย al termine le vendite natalizie ed ora alla vigilia dei saldi invernali: la corsa al regalo ha finalmente portato nuova linfa ai negozianti del capoluogo, provati da periodi decisamente meno positivi a causa delle precedenti chiusure e della crisi dei consumi.
โDicembre รจ andato abbastanza bene, รจ l’impressione condivisa con gli altri negozianti del centroโ conferma Oscar Riva, presidente di Federmoda per Confcommercio Lecco โ c’รจ stato un grande afflusso di persone in cittร , merito delle iniziative natalizie e in particolare delle luminarie che hanno illuminato le vie e le piazze centrali. C’erano tutte le condizioni per lavorare bene e cosรฌ รจ stato. Ci รจ sembrato un buon Natale sulla media di quanto รจ stato nel 2018, prima che arrivasse questo brutto periodo con il Covidโ.
La partenza dei Saldi invernali, al via dal 5 gennaio in Lombardia, giunge quindi con i migliori auspici e i negozianti fanno gli scongiuri: โTenendo le dita incrociate, sperando che non arrivino restrizioni o nuove chiusure, potrebbe essere un buon gennaio โ aggiunge Riva โ siamo in balia di ciรฒ che potrร succedere. Siamo appena entrati in ‘zona gialla’, speriamo di non scivolare in ‘zona arancione’ o peggio. Diciamo che in condizioni normali, le prospettive sarebbero sicuramente buoneโ.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio nazionale, anche questโanno lo shopping dei saldi interessa oltre 15 milioni di famiglie italiane e ogni persona spenderร circa 119 euro, per un giro di affari di 4,2 miliardi di euro.
Saldi: “manuale” per un’acquisto sicuro (da Confcommercio.it)
1. Cambi: la possibilitร di cambiare il capo dopo che lo si รจ acquistato รจ generalmente lasciata alla discrezionalitร del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta lโobbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciรฒ risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore รจ perรฒ tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non cโรจ obbligo. Eโ rimesso alla discrezionalitร del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
6. Rispetto delle distanze: occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e allโinterno del negozio.
7. Disinfezione delle mani: obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti.
8. Mascherine: obbligo di indossare la mascherina fuori dal negozio, in store ed anche in camerino durante la prova dei capi
9. Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione;
10. Numero massimo di clienti in store: obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente