Il presidente di Confartigianato Lecco e del consorzio CEnPI Daniele Riva riporta alla luce un problema storico
“Lโassurdo meccanismo ‘meno consumi, piรน paghi’ applicato agli oneri parafiscali penalizza le micro e piccole imprese”
LECCO – โIl problema del caro-energia riguarda tutto il sistema produttivo: tanto gli energivori esposti alla concorrenza internazionale, quanto le piccole imprese che pagano la maggior parte degli oneri generali di sistema in bolletta. I piccoli imprenditori sono penalizzati da una distribuzione iniqua di questi oneri, che finanziano per il 49%, pari a 4,7 miliardi di euro, e che sono dedicati, tra lโaltro, alle agevolazioni per le aziende energivoreโ.
Il presidente di Confartigianato Imprese Lecco,ย Daniele Riva, presidente del consorzio CEnPI, riporta alla luce il problema storico degli squilibri nella struttura della bolletta energetica che colpiscono i piccoli imprenditori. โA causa dellโassurdo meccanismo ‘meno consumi, piรน paghi’ applicato agli oneri parafiscali โ spiega โ ย le micro e piccole imprese con consumi energetici contenuti sono costrette a finanziare la maggiore quota di oneri per il sostegno delle energie rinnovabili, di categorie come le imprese energivore, e i bonus sociali. Questa iniqua distribuzione del carico contributivo gonfia del 35% il costo finale dellโenergia per le piccole imprese che finiscono per pagare lโelettricitร 4 volte di piรน rispetto a una grande industriaโ.
Alย Governoย impegnato a individuare misure per alleggerire il costo dellโenergia, Confartigianato sollecita pertanto laย riforma rapida e drastica della struttura della bollettaย per garantire unaย distribuzione piรน equa degli oneri generali di sistemaย tra le diverse categorie di utenti e legata allโeffettivo consumo di energia.
La Confederazione chiede di โestrarreโ, almeno parzialmente, dalla bolletta gli oneri generali di sistema, trasferendo alla fiscalitร generale le componenti tariffarie destinate a finanziare le agevolazioni per gli energivori e il bonus sociale.
Confartigianato sollecita inoltre la definizione normativa dei criteri di distribuzione della contribuzione in bolletta, fondati sullโallineamento tra consumi e gettito. E ancora la revisione della disciplina delle agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia, limitando i benefici alle sole aziende che abbiano effettivamente realizzato interventi di efficienza energetica.
Altro fronte sul quale Confartigianato chiede di intervenire riguarda lโeliminazione delle inefficienze legate alla formazione del prezzo di borsa, che condiziona il peso dei costi energetici producendo extramargini di guadagno per alcun produttori, inaccettabili nellโattuale situazione di emergenza.