La commemorazione si è tenuta questa mattina alla casa di riposo di Olgiate
Presenti il sindaco e il parroco: le operatrici sanitarie hanno letto alcuni testi e cantato delle canzoni
OLGIATE – Il ricordo delle tante vittime del coronavirus e il pensiero alle persone che stanno perdendo la vita in questi giorni in Ucraina. E’ stata una commemorazione intensa e molto emozionante quella vissuta questa mattina, venerdì, alla casa famiglia di via Aldo Moro. La casa di riposo ha infatti voluto organizzare un momento di riflessione, ricordo e condivisione in occasione della giornata nazionale in memoria delle vittime del coronavirus, istituita e celebrata il 18 marzo, giorno in cui tantissime bare vennero caricate sui camion dell’esercito per essere trasferite altrove da Bergamo.
Un’immagine entrata nel collettivo della nazione come simbolo della sofferenza, della disperazione e dell’impotenza vissuta nella primavera del 2020, quando il Covid 19 entrò nelle nostre vite cambiandole per sempre. Ed è proprio allo tsunami rappresentato dalla pandemia vissuta che ha fatto riferimento il sindaco Giovanni Bernocco, intervenuto insieme all’assessore ai Servizi sociali Maurizio Maggioni.
“Non avremmo mai potuto immaginare di venire investiti da una pandemia, così come oggi non avremmo mai potuto pensare che una guerra scoppiasse così vicino a noi” le sue parole. Anche il parroco, don Emanuele Colombo, ha fatto cenno al conflitto in corso invocando l’intercessione Dio. “Preghiamo insieme per chi non è più oggi tra noi e per la pace” ha rimarcato benedicendo poi una camelia che verrà piantumata nel cortile della casa di riposo in ricordo delle persone morte.
Sono poi seguiti gli interventi delle operatrici della casa di riposo che hanno letto alcune testimonianze e intonato i brani “Rinascerò, rinascerai” di Roby Facchinetti e “Ovunque sarai” di Irama rivolgendo la speranza che il conflitto bellico possa cessare al più presto.