Pubblico impiego in subbuglio: mercoledì presidiata la Prefettura

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LECCO – Avevano annunciato battaglia, e con questo spirito sono scesi in campo i lavoratori pubblici e i loro rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, uniti contro le misure presentate dal Governo nell’ambito della revisione di spesa.

Per far sentire le proprie ragioni, un folto gruppo di dipendenti statali si è riunito nel pomeriggio di mercoledì, in un presidio nei pressi della Prefettura di Lecco, in attesa di essere ricevuti dalla dott.sa Antonia Bellomo.

Tra i leader sindacali, alla manifestazione era presente il segretario di Cisl Fp Lecco, Enzo Cerri: “Siamo qui oggi per spiegare al prefetto, nella sua veste di funzionario del Governo sul territorio, la situazione di disagio dei lavoratori pubblici, e soprattutto dell’incertezza che sta caratterizzando il loro futuro. Sentiamo infatti parlare di tagli del 10 e del 20%, ai dipendenti e ai dirigenti del comparto, ma tuttora non abbiamo alcun tipo di conoscenza rispetto a quello che accadrà sul nostro territorio.

Inviterei anche gli organi di stampa a ricordarsi di come si stia parlando di lavoratori, non certo di numeri, ma di famiglie che si ritroveranno in una situazione di disagio, come si sono trovate nella stessa situazione tante altre famiglie e dipendenti del settore privato. Chiediamo quindi il rispetto che è dovuto ad ogni lavoratore”.

Dello stesso parere il segretario di Fp Cgil Lecco, Marco Paleari: “Siamo di fronte all’incertezza più totale rispetto ad un Governo che taglia le spese senza avere una visione complessiva di tutto l’indotto che circonda il comparto pubblico. Noi siamo qui per rilanciare il settore perché, se esistono degli sprechi, esiste anche la possibilità di individuarli e razionalizzarli; tagli lineari di questa natura, e l’incognita più assoluta riguardo ai posti di lavoro, sono qualcosa di inaccettabile. Crediamo che questa protesta, se non oggi almeno nel prossimo futuro, possa permettere di mettere mano alla spending review, e di modificare le attuali misure per ridare valore al lavoro pubblico, insieme alla dignità dei lavoratori”.

“Anche in provincia di Lecco, i lavoratori pubblici non sanno che fine è stata loro destinata – ha sottolineato Maurizio Bonetta, segretario di Uil Pa Lecco – Non dimentichiamoci che nel nostro territorio, soprattutto nell’ambito dei ministeri e delle agenzie fiscali, è in corso da ben 15 anni una riforma del settore, con piante organiche già ridotte del 50%; eppure, non ci è stato ancora spiegato come intendano muoversi le istituzione. Vogliamo quindi esprimere tutta la nostra disapprovazione per le decisione prese a Roma, alle nostre spalle”.