Turismo a gonfie vele: Lecco premiata dagli stranieri

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spiagge lago

LECCO – Il bilancio stagionale sull’andamento dei flussi turistici tracciati dalla Provincia di Lecco si è rivelato positivo: il periodo considerato, da gennaio a maggio di quest’anno, ci ha consegnato infatti dati confortanti, relativi ad una crescita di arrivi e di presenze nel lecchese.

Grazie ai dati elaborati in collaborazione con la Camera di Commercio di Lecco nell’ambito dell’Osservatorio del Sistema Turistico Lago di Como, i primi cinque mesi presi in esame di quest’anno, da gennaio a maggio, parlano chiaro: si è registrato, rispetto al 2011, un maggiore afflusso di turisti verso la nostra provincia.

Il numero degli arrivi totali è infatti di oltre 2.800 unità, pari a un +4,83% e quello delle presenze totali è di oltre 10.500 unità, pari a un +8%.
Una tendenza positiva riscontrabile sia per quanto riguarda i turisti italiani, seppur con qualche marcato calo nelle aree Lago e Montagna, sia, in maniera più evidente, per i turisti stranieri.

Più notevole invece è l’aumento del flusso turistico straniero soprattutto guardando al dato delle presenze con un‘impennata del 18,82%; di rilievo anche l’incremento di arrivi attestato attorno al +10,49%. Questa situazione si profila particolarmente incoraggiante, soprattutto se si guarda al dato delle presenze straniere che traduce una tendenza ad allungare la permanenza sul territorio, equivalente in termini numerici a quasi 3 pernottamenti.

Un inizio 2012 che fa guardare con un certo ottimismo alla stagione estiva, nonostante il momento di crisi generalizzata.
E’ molto probabile dunque che i turisti stranieri si confermeranno elemento trainante del turismo sull’intero territorio provinciale, se anche nelle prossime stagioni la tendenza al loro aumento persisterà come in questo periodo.

Per quanto riguarda la capacità ricettiva del territorio, si conferma la tendenza all’aumento di strutture, prevalentemente Bed and breakfast, ma non sono mancate nuove aperture o riaperture di strutture alberghiere completamente rinnovate: elementi, questi, che rappresentano ottimi, seppur numericamente limitati, segnali di tenuta, in un momento così critico per l’economia e le risorse locali e nazionali.

“L’apertura, anche solo di una nuova struttura all’anno sul territorio – afferma l’assessore allo sviluppo economico e al turismo Fabio Dadati – costituisce molto più di un segnale positivo ed è una realtà da cui partire per consolidare e potenziare le nostre risorse. Le istituzioni, sebbene possano contare su risorse economiche limitate, non devono perdere di vista il loro ruolo a supporto degli imprenditori pronti a investire in un segmento, come quello turistico, che può rappresentare la vera svolta per il futuro”.

Alti e bassi invece per l’area Lago: si registra infatti  un netto calo di italiani, pari ad un -13,51% di arrivi e un meno di -16% di presenze; gli stranieri ancora una volta la fanno da padrone, soprattutto per le presenze, con un +7%, ma anche per gli arrivi, con un aumento pari al 4,58%.

Per tracciare un bilancio più significativo della zona lacustre si deve però attendere l’andamento del periodo estivo, dal momento che la stagione invernale rappresenta una fascia poco indicativa, sia in termini di valori assoluti riferiti al movimento dei turisti, sia per la riduzione della capacità ricettiva con la chiusura stagionale di molte strutture.

Anche le condizioni meteorologiche non favorevoli durante il mese di maggio, che hanno portato maltempo in tutti i week-end, si sono ripercosse sul turismo italiano e l’intera area ha certamente sofferto la mancanza di visitatori di prossimità, i quali spesso hanno deciso di muoversi verso il lecchese con prenotazioni o arrivi last minute proprio in stretta relazione al meteo favorevole.

L’area che offre i risultati più contrastanti è però la montagna: è qui infatti che si registra un vero e proprio boom di stranieri con un notevole +67,88% di arrivi e +93,20% di presenze, diversamente dagli italiani che riportano dati piuttosto negativi, con un -11,55% di arrivi e un -16,66% di presenze.

Da ultimo, il capoluogo conferma i dati in linea con il 2011: gli arrivi fanno infatti registrare un +2%, mentre le presenze si attestano intorno a un +4,70%. Come nel caso della montagna, anche in città la crescita è trainata dagli stranieri che compensano nuovamente il calo di italiani.

“I dati fino a maggio – conclude Dadati – sono complessivamente molto positivi e auspichiamo che questa tendenza si affermi anche dopo la stagione estiva; sottolineo che in ogni area del territorio provinciale non c’è un segno meno per quanto riguarda i turisti stranieri e che il numero complessivo di turisti italiani è perfettamente in linea con lo scorso anno, in quanto il calo in alcune aree è ben bilanciato dalla crescita registrata nelle zonee briantee”.