Tagli alla Provincia: rischiano scuole e opere pubbliche

Tempo di lettura: 3 minuti

LECCO – Conferenza stampa di fuoco quella di martedì mattina a Villa Locatelli, con la Giunta provinciale scesa in trincea per denunciare gli effetti che avranno sul territorio lecchese le misure contenute nella spending review , la revisione di spesa operata dal Governo.

Oltre cinque milioni di tagli all’ente provinciale si sono sommati dal 2008 al dicembre di quest’anno,  e ne sarebbero previsti altri 3 milioni per il 2013, secondo quanto diramato dalla Provincia di Lecco la quale, attraverso i suoi amministratori, ha lanciato l’allarme: già dai prossimi mesi, molti servizi erogati dall’istituzione locale rischiano di scomparire; tra questi c’è la manutenzione delle strade, con la “viabilità invernale  e lo sgombero della neve che saranno affidate esclusivamente al sole” come ha sottolineato con amara ironia l’assessore Stefano Simonetti.

Salterà anche la manutenzione dei piani viari, quindi la copertura delle buche sul manto stradale, l’installazione della segnaletica e di nuovi parapetti, per le quali la Provincia potrà usufruire del solo personale interno, visto che le risorse a diposizione non permetterebbero di contare sull’appoggio di ditte esterne.

Rischiano di restare al freddo le scuole, così come gli altri edifici gestiti dall’ente provinciale, e nel trasporto pubblico “se i tagli insisteranno si dovrà aumentare in modo vertiginoso il prezzo dei biglietti o ridurre nuovamente il numero delle corse, incidendo sulle fasce utilizzate da pendolari e studenti”, ha sottolineato l’assessore Franco de Poi. In ambito culturale, invece, potrebbero sparire il sistema bibliotecario provinciale ed il Consorzio di Villa Greppi, e le politiche sociali ricadranno esclusivamente sui Comuni.

“La cosa più gravosa – ha spiegato il presidente Daniele Nava – è che il Governo ha deciso di tagliare sul bilancio corrente; un operazione fraudolenta che blocca i servizi ai cittadini e gli investimenti già programmati per quest’anno, e che ora non possono più essere realizzati”.

Inoltre, “se non verranno apportate modifiche alle attuali misure, sarà impossibile per l’Assessorato ai Lavori Pubblici assumere nuovi mutui – ha spiegato Simonetti – e questo si traduce nello stop al progetto della variante di Raviola, tra sp52 e ss36, insieme a quello sulla  de-semaforizzazione nel Comune di Cernusco Lombardone”.

“Quello che sta accadendo porterà, in pochi mesi, disastri ben tangibili dai cittadini  e tutto ciò è sopito intenzionalmente dalla stampa allineata – ha dichiarato il presidente Nava – è un vero e proprio attentato alle spalle della popolazione che, irretita da false promesse derivante da falsi risparmi, subirà imminenti disagi. Quando i cittadini se ne accorgeranno, dovranno sapere chi ringraziare. La colpa non potrà certo essere data alla Provincia di Lecco, che ha sempre gestito con accuratezza le proprie risorse e che si ritrova oggi con tagli infinitamente superiori a Province e a zone d’Italia che hanno  invece creato la rovina nazionale”.

Il presidente si è poi espresso sul piano di accorpamento delle Province definendolo “una colossale presa in giro, una palese incostituzionalità, il peggio del peggio. Sappiano i cittadini  – ha spiegato Nava – che dovranno ringraziare questo Governo se noteranno un deperimento progressivo del proprio territorio”.

“Se vogliono davvero tagliare le Province lo facciano, ma con decisione – ha sbottato l’assessore Antonello Formenti – Non ci costringano a presentarci ai cittadini senza poter svolgere il nostro mandato. Così non possiamo e non vogliamo andare avanti”.