L’allenatore bluceleste mette a tacere le voci di un’esclusione dalla serie B
“Non abbiamo problemi di stadio. Credo si sistemerà tutto perciò penso al 14 luglio quando inizieremo la preparazione”
LECCO – “Tanto rumore per nulla. Ho visto come stanno lavorando la società e il comune, sono sicuro che si sistemerà tutto perciò penso al 14 luglio quando inizieremo la preparazione”. Questo il pensiero di mister Luciano Foschi, all’indomani delle nubi che si stanno addensando in queste ore sul futuro della Calcio Lecco, espresso durante la conferenza stampa convocata nei giorni scorsi dopo la storica vittoria.
Nel momento di ringraziamento con la stampa (dove era presente da solo), è la questione stadio a tener banco con la relativa iscrizione alla serie B anche se il mister è molto chiaro: “Oggi ci saremmo dovuti trovar qui per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a una stagione che si è conclusa con la promozione in serie B dopo 50 anni. Abbiamo vinto questo campionato sul campo, abbiamo conquistato la serie B vincendo la finale sia all’andata che al ritorno, facendo 5 gol e questo non può togliercelo nessuno”.
Mister Foschi non sembra essere preoccupato dalle voci di una possibile esclusione del Lecco dalla serie B, il club sarebbe ancora in attesa del “sì” definitivo dalla Prefettura di Padova, città dove è stato individuato lo stadio “alternativo” per sopperire a un Rigamonti-Ceppi al momento inadeguato: “Ieri la proprietà e il sindaco di Lecco hanno lavorato tutto il giorno per mettere le cose a posto e quando sono andato via era tutto in regola, poi magari qualcuno vuole cavalcare l’onda e mettere benzina sul fuoco. Ci sono problematiche dove ognuno dice la sua (stadio, Prefettura, sicurezza…), purtroppo abbiamo sentito parecchie fake news in questi giorni, ma sono convinto che si sistemerà tutto e che giocheremo nel nostro stadio. Sono un sognatore? Vedere come stanno lavorando la proprietà e il sindaco mi fa pensare di aver vinto un secondo campionato”.
Mister Luciano Foschi non ha lesinato critiche a un sistema che troppo spesso vive di contraddizioni: “In Italia facciamo finta di niente su cose importantissime poi ci aggrappiamo ai cavilli. A nessuno è venuto in mente di spostare le scadenze dopo lo slittamento dei playoff? Non si può non tenere conto che il campionato è finito il 18 anziché l’11 giugno. Il Lecco ci doveva pensare prima? Chi ha spostato i playoff, invece, non doveva pensarci prima? Ci vuole equilibrio, ci vuole un po’ di testa. Io non vedo mai il male da nessuna parte, sono del parere che il giusto trionfa sempre, che il bene è più forte del male”.
Una stoccata anche alle voci incontrollate che si rincorrono in queste ore: “Troppo spesso ci accorgiamo che ci sono tante notizie false. Pensate al Corriere dello Sport che mette in prima pagina un leghista vicino a Salvini scambiandolo per l’arbitro: se io fossi stato il direttore mi sarei dimesso il giorno dopo. Bisogna stare attenti, la comunicazione è una cosa importante, al giorno d’oggi ognuno può dire cose non vere facendo danni inenarrabili, la gente dovrebbe capire che non è sempre tutto vero. Questa situazione è un polverone: qualcosa di vero dietro magari c’è, ma da qui all’essere esclusi dalla serie B la cosa cambia. La società non ha problemi di soldi, ma nemmeno problemi di stadio, soprattutto dopo l’incontro di ieri col sindaco. Escludere il Lecco per una virgola o un punto non sarebbe corretto per la storia di una società”.
Mister Foschi guarda al futuro: “Il 14 luglio partiamo per il ritiro (la sede potrebbe essere Arona sul lago Maggiore, ndr), mercoledì mi incontrerò con il presidente per il rinnovo del contratto. L’ultima cosa che mi preoccupa è costruire la squadra, bisognerà fare le cose in fretta ma stiamo già lavorando per cercare di capire dove intervenire. Non abbiamo bisogno di tantissimi elementi, solo 6/7 giocatori adeguati alla categoria, ma non ci saranno stravolgimenti. Noi siamo l’esempio lampante che non vincono i nomi”.
Infine, un accenno anche allo staff tecnico e al direttore sportivo, figura non presente nell’organico del Lecco: “Dobbiamo fare il punto della situazione. Per lo staff ho chiesto una disponibilità 24 ore su 24. Per me e Malgrati non ci sono problemi, ma neanche per il preparatore dei portieri, sugli altri stiamo parlando, ma certamente la serie B non si può fare part-time, l’organizzazione diventa determinante. Per il direttore sportivo ho espresso il mio parere, credo che una società di serie B debba essere strutturata e mettere tutte le persone al loro posto. Non ho ancora avuto una risposta, non so cosa vorrà fare il presidente, ma l’ultima parola è la sua”.
Prima di stappare una bottiglia per festeggiare anche con i giornalisti la vittoria, il mister ha voluto ringraziare il ristorante Soqquadro per l’accoglienza e il presidente onorario Angelo Battazza: “Ieri mi ha fatto commuovere, mi ha detto che se non avessimo vinto quest’anno sarebbe morto senza vedere il Lecco in serie B. Sono felicissimo di aver regalato questa gioia a lui e a Antonio Pasinato che negli spogliatoi e mi ha detto: ‘Ragazzo, che cosa hai combinato?'”.