Padre Angelo Cupini: “il cardinal Martini, come un padre”

Tempo di lettura: 2 minuti

LECCO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Padre Angelo Cupini, fondatore della “Comunità di via Gaggio”, sulla morte del cardinale Carlo Maria Martini, scomparso ieri all’età di 85 anni.

“Alla notizia della morte di Carlo Maria Martini ho avuto la percezione netta di un padre che se ne è andato. Non sono riuscito a fare altro, nemmeno a pregare. Ho pensato come stava lui ora di fronte a Dio. Ho ascoltato il racconto della sua vita nella trasmissione sul 900. Lentamente si è chiarito dentro di me il tema della paternità. Nella Turchia, ultimo viaggio realizzato, abbiamo nominato i Padri della Chiesa, che sono pensiero, gesti, riferimenti, passione per Dio e per l’umanità. Ci hanno trasmesso e aiutato a penetrare il mistero. Questo ha fatto Martini per la mia vita, questa è stata la sua paternità con me. Ora so che le nostre vite hanno avuto un padre; la traccia del suo vivere la rileggiamo in noi, per quel che possiamo e sappiamo raccogliere. Non sento il vuoto mi si è chiarita una presenza.

In luglio sentivo forte il bisogno di richiamare le occasioni di incontro con lui; per il 60° del suo sacerdozio, 13 luglio , abbiamo inserito in www.comunitagaggio.it la notizia con un servizio fotografico su una giornata vissuta insieme a Gressoney st Jean in visita agli oratori ambrosiani, ospite al villaggio della gioventù che la comunità di via gaggio gestiva; era il 14 luglio del 1985, una domenica. Prima di congedarsi ci siamo raccolti nella chiesetta del villaggio per iniziare, insieme alla comunità e agli ospiti, un tempo di hermitage accompagnato da Emmanuelle Marie. L’immagine più bella per me è quella di Martini che raccoglie tutto se stesso con le mani sul volto.

Alcune persone hanno iniziato a inviare alcune riflessioni personali. Se credete possiamo aprire uno spazio di comunicazione collettiva.

Lunedì 3 settembre, alle 20,30 celebreremo l’Eucaristia a la Casa sul Pozzo per padre Carlo Maria Martini”.

Angelo Cupini