Casinò di Campione: 40 milioni di debito… rien ne va plus

Tempo di lettura: 2 minuti

LECCO – 40, rosso. Al tavolo della ruolette il 40 non esiste, ma al Casinò di Campione sanno benissimo di cosa si tratta. 40 sono infatti i milioni di debito contratti nel 2011 dalla società che gestisce la casa da gioco della quale fa parte anche la Provincia di Lecco e, per il 2012, le cose non vanno decisamente meglio, dato che a maggio le perdite ammontavano già a circa 25 milioni di euro.

I numeri sono stati snocciolati nel consiglio provinciale che si è svolto ieri, lunedì, da Mauro Piazza consigliere che rappresenta la nostra provincia nel Cda della società che gestisce il casinò.

“Si tratta di una perdita non imputabile alla mal gestione – ha puntualizzato Piazza – bensì a due fattori principali: il primo, riguarda una disposizione di legge attraverso la quale la società, comunque vadano le cose, deve versare al comune di Campione un importo prededotto pari a 55 milioni di euro all’anno, cifra che per la sua consistenza non ha eguali in tutti gli altri casinò. Basti pensare che quello di Venezia versa al comune poco più di 13 milioni all’anno. Il secondo fattore che ha determinato il debito è legato al cambio euro – franco svizzero divenuto decisamente svantaggioso e lo è ancor più se si pensa che il 70% delle spese vanno pagate in franchi svizzeri”.
A tutto questo a dire il vero va aggiunto un terzo fattore che riguarda la flessione del numero di giocate e di giocatori, numero in calo anche e forse soprattutto per l’avvento dei casinò online.

“Per ora la struttura patrimoniale della società permette di sostenete questo debito e nonostante ciò si registra un patrimonio residuo di 53 milioni di euro”, ha proseguito Piazza, che poi ha ricordato come la Provincia di Lecco è all’interno della società non per scelta, ma per una legge dello Stato, quindi una sua fuori uscita è auspicabile solo con una modifica della legge.

Punto quest’ultimo sul quale il Consiglio è sembrato concorde, pertanto c’è chi, come il capogruppo del PD Italo Bruseghini si è detto pronto a muoversi in questo senso interpellando i parlamentari lecchesi affinchè si facciano portavoce a Roma di questa volontà della Provincia: “prima che non si ritrovi a dover pagare di tasca propria il debito del casinò”.