Parcheggi al Manzoni: presidio “rosa” di addette mensa e pulizie

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LECCO – Mattinata di proteste venerdì mattina, di fronte all’Ospedale Manzoni di Lecco: a fare sentire la loro voce sono stati i dipendenti delle aziende appaltatrici del servizio di pulizia, mensa e lavanderia, delusi per non essere stati esentati dall’obbligo di pagamento del parcheggio del nosocomio, così come i dipendenti del Manzoni.

Un presidio praticamente “in rosa”, vista la presenza quasi esclusiva di donne, impiegate nelle aziende società COPMA, SERIS e RENTEX. Le lavoratrici hanno manifestato dalle 9 alle 15, all’ingresso della struttura ospedaliera, occupando in mattinata la vicina sede stradale per distribuire volantini agli automobilisti di passaggio.

“Manifestiamo contro l’ingiustizia che subiscono le lavoratrici che lavorano per le aziende in appalto all’interno dell’ospedale – ha spiegato Stefania Sorrentino, segretario Generale della Filcams Cgil di Lecco – Stiamo parlando di persone che si occupano dei servizi di lavanderia, mensa e di pulizie. Il problema è che queste lavoratrici hanno un trattamento diverso rispetto agli operatori ospedalieri per quanto riguarda il pagamento del parcheggio. Gli ospedalieri hanno una convenzione annuale mentre le lavoratrici in questione dovrebbero pagare 16 euro al giorno per parcheggiare e per poter svolgere la propria attività lavorativa. La cosa è ancora più ingiusta se si pensa che si tratta di donne che fanno anche turni notturni e che si vedono costrette a parcheggiare in aree anche molto lontane dall’ospedale per non dover pagare tutti i giorni una cifra così elevata.”

Insieme al segretario Sorrentino, hanno affiancato i lavoratori nella protesta anche il segretario generale di Fisascat Lecco, Celestino Comi, il segretario generale di Uiltucs, Fabrizio Bonfanti e Lorena Panzeri, segretario generale della Filctem Cgil di Lecco; secondo quest’ultima “occorre che le società coinvolte, a partire dalle amministrazioni locali, Ospedale e le società di servizio in appalto, si diano da fare per trovare una soluzione”.

“Noi non possiamo assolutamente accettare che esistano dei lavoratori di serie A e lavoratori di serie B – ha proseguito il segretario Panzeri – La soluzione va trovata velocemente. Questa mattina, anche grazie al presidio, ci è stato comunicato che il 17 settembre ci si troverà ad un tavolo di trattativa. Quello che ci auguriamo è che, per quella data, ci siano delle proposte operative da vagliare e delle risposte da dare non solo alle lavoratrici ma anche alla cittadinanza” .