Il consigliere regionale: “Ci sarà una vera rigenerazione urbana dell’area o porterà nuovo degrado?”
Fasoli: “Quanti errori di Fragomeli! Faremo proseguire i lavori quanto prima”. Casa Comune: “Il consigliere regionale solleva una giusta domanda, Fasoli dice bugie”
MANDELLO – “E’ vera rigenerazione urbana o nasconde qualcos’altro?”, da questa domanda di Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del PD, è scaturito il nuovo dibattito sull’area ex campeggio, vicenda ormai da mesi salita alla ribalta dell’opinione pubblica. In questi giorni a esporsi è anche Regione Lombardia tramite l’interrogazione a risposta scritta di Fragomeli, riferita al progetto situato in prossimità della sponda lacuale di Mandello, in via Lungo Lario e via Giulio Cesare, con lavori già iniziati e poi interrotti dopo una lunga serie di vicissitudini, cominciate a fine giugno quando emerse la possibilità di una mancata autorizzazione paesaggistica rilasciata da parte della Provincia di Lecco, e continuate poi con la sospensione dei lavori e le ricorrenti sollecitazioni di Casa Comune per Mandello, gruppo politico e consiliare di minoranza sicuro, dopo l’analisi del progetto, che l’edificio sia stato costruito in parte anche in zona demaniale. Mirate le repliche di Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello, che sin dalle prime battute ha difeso l’operato del Comune e dei suoi uffici, ribadendo l’importanza che rigenerare un’area come quella dell’ex campeggio lasciata al degrado abbia per l’intera comunità mandellese.
Tornando all’intervento di Fragomeli, da cui è scaturita la recente discussione, il consigliere regionale prosegue spiegando brevemente in cosa consiste il progetto: “In via Lungolario il Comune ha autorizzato un intervento che prevede la realizzazione di due edifici di volume di circa 3500 metri cubi e una superficie di 1200 metri quadrati, con l’edificazione a monte della via, riducendo il calibro della strada, e fronte lago, su un’area di verde privato tutelato e a soli 8 metri di distanza dalla riva del lago”. Continua Fragomeli: “L’intervento autorizzato dal Comune è stato riconosciuto come di rigenerazione urbana e per questo ha goduto di una maggiorazione delle superfici e dei volumi e una riduzione degli oneri di urbanizzazione. Il Pgt vigente prevede in quella zona un intervento di demolizione dell’edificio industriale esistente con l’insediamento di un’attività turistico ricettiva, ma il Comune di Mandello del Lario ha proceduto al cambio di destinazione d’uso degli edifici: da turistico-ricettiva a residenziale per due terzi dell’autorizzato“.
Casa Comune, già in tempi non sospetti, si è mostrata dubbiosa rispetto al progetto e, una volta “scoppiata la bomba” dell’autorizzazione paesaggistica ha proseguito in questi mesi nella sua battaglia per far emergere tutti i possibili retroscena sull’area ex campeggio, presentando anche un esposto in Procura a Lecco, alla Corte dei Conti, all’Autorità nazionale anticorruzione, alla Soprintendenza dei beni architettonici di Milano e alla Prefettura di Lecco, ma anche a Regione Lombardia, come rende noto Fragomeli: “La Direzione generale Territorio ha scritto al Comune evidenziando ‘un’erronea e ingannevole rappresentazione progettuale rispetto a quanto in vero è in corso di realizzazione’, invitandolo a motivare il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica”, continua Fragomeli.
Per questo nella sua interrogazione il consigliere chiede “se il progetto possieda i requisiti per essere classificato come intervento di rigenerazione urbana e se non si renda necessario un monitoraggio regionale più puntuale sugli interventi di rigenerazione urbana che rischiano di intaccare la vocazione paesaggistica di un territorio”. Su quest’ultimo punto l’esponente regionale del PD ha anche presentato degli emendamenti alla legge ordinamentale, in corso di discussione: “Un controllo serve a evitare che la rigenerazione sia davvero recupero dal degrado e non generatrice di degrado“.
Fasoli amareggiato: “Quanti errori in quello che dice Fragomeli”
Sebbene Fasoli, insieme al suo gruppo politico ‘Il Paese di Tutti’, seguendo una precisa e annunciata scelta abbia deciso di esporsi più sporadicamente rispetto alla controparte politica di Casa Comune, volendo aspettare prima tutti i pareri delle autorità competenti, stavolta non ha tardato a farsi sentire, esprimendo tutta la sua amarezza: “Ho letto con estremo dispiacere le dichiarazioni del consigliere regionale Fragomeli, già ex deputato, con il quale sia personalmente che istituzionalmente abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto. Quanti errori!“.
“Innanzitutto – comincia a spiegare il sindaco – sul tema della rigenerazione urbana, i suoi referenti territoriali avranno certamente l’onestà intellettuale di ricordare l’abbandono e le condizioni fatiscenti della proprietà ex campeggio. L’area è poi sempre stata turistico ricettiva e mai industriale: in parte è stata data nuova destinazione residenziale ma per consentire vantaggi pubblici importanti che ho già più volte elencato”.
Passa poi a commentare l’operato di Casa Comune rispetto alla vicenda: “I consiglieri di minoranza si sono accorti di ben poco! E’ passato un anno tra l’approvazione del progetto in consiglio comunale e le prime segnalazioni che, guarda caso, sono giunte in concomitanza del ricorso del privato vicino di casa. O Casa Comune lavora per gli interessi di pochi (come successo già per l’operazione ex cortesi-Iperal) oppure i consiglieri di minoranza sono stati commissariati dal nuovo referente territoriale“.
“Come se non bastasse – precisa il primo cittadino – il privato ricorrente si è presentato in giudizio con i documenti acquisiti in comune dai consiglieri di minoranza, in barba ad ogni tipo di rispetto istituzionale e delle norme che regolano l’accesso agli atti! Oltre a questo segnalo anche la maleducazione con cui, alcuni consiglieri, ed uno in particolare, si approccia agli uffici pubblici. Un ultimo errore, spero non voluto ma grossolano e che ha l’unico obiettivo di mettere in cattiva luce l’operato dell’amministrazione, è stato mettere in bocca a Regione Lombardia le parole del privato ricorrente! Affermazioni pesanti e critiche nei confronti del progetto e dell’operato degli uffici comunali”.
istituzionali o rappresentanti di essi, vogliano ricevere – conclude Fasoli -. Attendiamo le determinazioni di Autorità di Bacino circa la definizione del confine demaniale che però, visto il tempo trascorso, difficilmente saranno risolutive. L’amministrazione farà tutto ciò che è in sua possibilità per permettere ai lavori di proseguire nel più breve tempo possibile, nel reale interesse della comunità e del paesaggio”.
Casa Comune: “Adesso si comincia a capire chi dice bugie”
A inserirsi nel discorso anche Casa Comune per Mandello, scandagliando parola per parola le dichiarazioni di Fasoli, ritenendo che il sindaco stia spostando l’attenzione da quello che è il vero focus della vicenda, ovvero l’interesse pubblico: “Abbiamo letto la stizzita risposta del Sindaco alla presa di posizione sull’ex area campeggio del Consigliere regionale PD Gianmario Fragomeli, che poneva una questione seria e rilevante, cioè se la costruzione a lago in particolare, possa essere o meno definita in linea con il concetto di ‘rigenerazione urbana’. E’ evidente che Fasoli sia parecchio nervoso, lo si nota dal suo tono scomposto ma anche dai contenuti che esprime, poco attinenti al tema in discussione. Tralasciamo quindi tutto ciò che non ha a che fare con la vicenda dell’ex area campeggio, vera questione di interesse pubblico”.
Il gruppo politico di minoranza si sofferma in particolar modo su una frase: “A questo proposito l’unica sua affermazione degna di rilievo è la seguente. “attendiamo le determinazioni dell’Autorità di bacino circa la definizione del confine demaniale che però, visto il tempo trascorso, difficilmente saranno risolutive”. Poiché è in lingua “burocratese”, proviamo a tradurlo: “la costruzione a lago occupa area del demanio senza autorizzazione e ora non sappiamo più come uscirne…“. Cosa che noi abbiamo sempre sostenuto, scrivendo lettere accurate anche sotto il profilo tecnico al comparto istituzionale del territorio, come risaputo”.
Per Casa Comune presto tutte le carte verranno scoperte: “Dopo aver raccontato a lungo la favoletta che lì era tutto a posto, ora si comincia a svelare la verità e anche a capire chi dice davvero le bugie. Cioè Fasoli e la sua maggioranza tra cui spicca il consigliere di Fratelli d’Italia Igor Amadori, sempre pronto ad attaccare volgarmente chiunque si opponga a quell’intervento. Caro Fasoli, chi ha messo e tuttora mette in difficoltà gli uffici comunali, con questa gravissima vicenda urbanistica, è lei non noi. Noi facciamo il nostro dovere di controllo e verifica come compete alle minoranze”.
“Da ultimo – conclude il gruppo – il rischio di essere “commissariato” da qualcuno non riguarda certamente il nostro gruppo consiliare che dimostra competenza e passione come risulta anche dall’azione in consiglio comunale. Forse l’unico che rischia di essere “commissariato” è proprio lei, qualora si rivelasse necessario abbattere la costruzione a lago perché non vi sono possibilità di sanatoria…”.