L’atleta dell’OSA Valmadrera si è cucito al petto il tricolore a Cercivento
Per lui il primo titolo italiano, arrivato dopo una stagione da protagonista nella specialità
CERCIVENTO (UD) – Mancava forse quest’ultimo gradino da superare per coronare una stagione che si sta confermando indimenticabile per Andrea Elia, atleta lecchese di corsa in montagna: e chissà se nella sua mente l’ha ripercorsa tutta quando a Cercivento (UD), in Friuli, ha capito di essersi laureato campione italiano di Vertical.
Con un tempo di 33’53” è riuscito a portarsi a casa il tricolore sul Km verticale, lungo un percorso di 4,1 km, e a suscitare immensa soddisfazione nella sua società, l’OSA Valmadrera. La strada però è stata tutt’altro che spianata per Elia: a dargli filo da torcere Marcello Ugazio (Sport Project Vco) classificatosi secondo con un tempo di 34’30”, e il friulano Tiziano Moia (Gemonatletica) su cui, giocando in casa, erano riversate gran parte delle attese. Per lui è arrivato un terzo posto in 34’37”.
Tra le donne invece ha vinto Valentina Belotti (Us Malonno), al suo settimo titolo italiano, secondo consecutivo di specialità. La nuova campionessa ha fermato il crono a 42’09”. Con lei sul podio la compagna di società Corinna Ghirardi, seconda con un tempo di 42’36” e Martina Falchetti (Sportclub Merano), piazzatasi terza in 43’33” e capace di conquistare la vittoria nella categoria promesse.
“Sono molto emozionato – fa sapere Elia, sentimento che anche il suo timbro di voce tradisce – è il mio primo titolo italiano assoluto di corsa in montagna, disciplina che pratico da un anno e mezzo, ma anche a livello generale. Quando da giovane facevo atletica ho sfiorato spesso questo traguardo, senza mai riuscire a ottenerlo. Ero venuto qui per vincere, sapendo che gli avversari erano tosti. Ho fatto una gara tatticamente perfetta: sono partito tranquillo e sono stato dietro fino ai 600-700 metri di dislivello, poi ho aumentato il ritmo e ho staccato Moia e Ugazio. Quest’ultimo mi è rimasto alle calcagne ma poi sono riuscito a creare distacco, lasciandolo indietro di una quarantina di secondi. Il percorso si addiceva alle mie caratteristiche, era un tracciato misto dove era possibile sia camminare che correre. Diventare campione italiano è la ciliegina sulla torta di questa stagione, che puntavo a chiudere alla grande, e così è stato”.
In realtà mancano ancora due appuntamenti a Elia per terminarla definitivamente: il Vertical Kilometer a Limone sul Garda tra poco meno di due settimane e la Valtellina Wine Trail a novembre che vedrà il pasturese affrontare il tracciato di 21 km, dove lo scorso anno si è piazzato in terza posizione.