Piano Casa 1: gli imprenditori sollecitano i sindaci

Tempo di lettura: 2 minuti

LECCO – Il Piano Casa può smuovere l’economia lecchese ed è necessario far presto. La pensano così le associazioni imprenditoriali ANCE Lecco, API Lecco, Confartigianato Imprese Lecco, Confcommercio Lecco e Confindustria Lecco, che in questi giorni hanno inviato ai sindaci dei 90 comuni del territorio una lettera per sollecitarli a dare attuazione a quanto previsto in materia di ampliamento degli edifici artigianali, industriali ed alberghieri (art 4 della Legge Regionale 4/2012).

L’iniziativa segue la missiva ai sindaci inviata a fine di agosto dal presidente della Provincia, Daniele Nava, il quale, recependo quanto emerso in seno al Tavolo di Crisi dell’Edilizia, ha trasmesso ai primi cittadini una bozza di “deliberazione tipo”, redatta in collaborazione con l’Unitel provinciale, individuando le aree oggetto di tale ampliamento.

Il termine ultimo per l’adozione di tali misure da parte dei Consigli Comunali è il 30 settembre.

“Siamo convinti che una vera ripresa del sistema economico lecchese possa e debba partire innanzitutto dal territorio, attraverso la più ampia e convinta collaborazione da parte degli enti locali nel dare seguito alle opportunità previste a livello legislativo – scriviono le associazioni in una nota congiunta – In quest’ottica la Legge Regionale 4/2012 prevede importanti benefici a quelle aziende che hanno la necessità di effettuare opere di adeguamento funzionale ed ampliamento per migliorare la propria produttività e competitività, con ricadute positive che si potrebbero generare a livello occupazionale per gli stessi settori. A ciò si aggiungano i riflessi indiretti che tali interventi determinerebbero anche per le aziende del settore edile, che versano attualmente in una situazione di pesante crisi”.

“In attesa che la congiuntura internazionale offra spiragli di ripresa per l’economia e che l’azione del Governo italiano consegua i benefici da tutti attesi – scrivono ancora – è indispensabile che a livello territoriale si operi congiuntamente con un progetto sinergico per sfruttare al meglio le poche ma concrete opportunità di sviluppo che gli strumenti legislativi esistenti offrono al tessuto economico e produttivo locale.
E’ questo, per altro, lo stesso messaggio emerso con forza dal Tavolo di Crisi dell’Edilizia, che vede proprio le forze vive dell’economia e le istituzioni locali unite con l’obiettivo di rimettere in moto lo sviluppo dell’impresa e dell’occupazione”.