Illustrato ai cittadini quanto fatto e si farà rispetto al tema ambiente e territorio
Bonifica della discarica di Navegno, telecamere ai Resinelli, contributi PNRR per migliorare la raccolta rifiuti
ABBADIA – Bonifica della discarica di Navegno, miglioramento della raccolta rifiuti tramite fondi PNRR, l’arrivo delle telecamere ai Resinelli. Sono solo alcune delle tante iniziative messe in campo dall’attuale Amministrazione uscente di Abbadia racchiuse nel tema ‘Ambiente e territorio’, esposto nella prima serata parte del ciclo d’incontri aperto ai cittadini in sala civica per fare un bilancio di quanto compiuto negli ultimi cinque anni, e quanto ancora dovrà compiersi, per il paese.
Faccia a faccia, per confrontarsi, come non si è riuscito a fare nei primi anni del mandato: “Inizialmente abbiamo fatto fatica a incontrare la popolazione per colpa del Covid, anche se negli ultimi tempi stiamo cercando di comunicare sempre più, e attraverso più canali, il nostro operato”, ha così introdotto la riunione il sindaco Roberto Azzoni, affiancato da assessori e consiglieri. E proprio come il contatto con la popolazione si sta implementando, dopo un periodo difficile complice la pandemia mondiale, anche per il territorio si stanno muovendo progetti che intendono mitigarne le complessità evidenti, su tutte l’essere un’area estesa incastonata tra lago e montagna.
Aspetto rilevante soprattutto in materia di rifiuti: “Sicuramente l’argomento più sentito in paese – ha sottolineato Azzoni – per le criticità che spesso emergono, soprattutto perché Abbadia vive tre diverse stagioni: quella invernale, quella estiva, e quella estiva a monte, ai Resinelli”. A questo proposito c’è un intervento, il primo svelato al pubblico, a renderlo particolarmente orgoglioso: la bonifica della discarica in località Navegno, finita anche alla ribalta delle cronache nazionali per l’ingente quantitativo di rifiuti presente nel bosco, che residenti e non hanno iniziato a notare e segnalare da quando le strade agrosilvopastorali hanno cominciato a essere fortemente battute.
“Non si tratta di una discarica abusiva o pericolosa – ha precisato il sindaco – ma ante-norma, significa che è autorizzata in base alle leggi degli anni ’70, ma ora non più regolare. Abbiamo incaricato una società, la Tecno Habitat, per classificare le tipologie di rifiuti presenti e far partire poi il piano rimozione. Piano che presto sarà approvato e comporterà la bonifica per 800 mila euro. Stiamo già interloquendo con Regione Lombardia a riguardo: un progetto di fattibilità in mano è necessario per accedere ai fondi. Certo, la bonifica non avverrà nell’immediato, ma siamo sulla buona strada”.
Sempre parlando di rifiuti, cambiamenti importanti li ha portati l’arrivo del sacco rosso avvenuto in autunno 2022, che ha permesso di risparmiare 76 tonnellate di rifiuti indifferenziati. Nel 2023 la raccolta differenziata si è attestata al 78,92%, ponendo Abbadia tra le province virtuose. Oltre alla raccolta puntuale con il sacco rosso, nell’ultimo lustro introdotti il sacco viola con QR Code, installato il distributore automatico di sacchi, ampliati gli orari d’accesso al centro di raccolta e le tipologie di rifiuti conferibili al suo interno.
Ma di passi avanti per migliorare la raccolta differenziata Abbadia intende farne ancora, con i 622 mila euro ottenuti da bando PNRR. “Mediante questi fondi potenzieremo il centro di raccolta: nuovo controllo agli accessi, nuovo ingresso destinato ai possessori di seconde case (a breve inizieranno i lavori), videosorveglianza, sostituzione dei cassoni e delle recinzioni, implementazione della gestione acque piovane, installazione di due pese – ha elencato Azzoni -. Saranno potenziate anche le casette ecologiche ai Resinelli, videosorvegliate e chiuse per consentire l’accesso esclusivo a residenti e proprietari di seconde case mediante QR Code, così da combattere l’abbandono dei rifiuti evidente soprattutto nei periodi turistici. Parte dell’importo è invece già stata impiegata per posizionare il distributore di sacchetti già in funzione”.
Incrementato anche lo svuotamento cestini in area lago, mentre nasceranno nel prossimo futuro anche le mini-ecoisole, che permetteranno di avere in paese meno cestini e di conferire un maggior quantitativo di rifiuti.
Edifici e strade “efficientate”
Grande lavoro è stato fatto anche per ridurre l’impronta di carbonio, attraverso l’efficientamento energetico. “Una questione, quella ambientale, che al principio era solo politica, con l’incremento dei prezzi è diventata anche economica”, sempre il primo cittadino.
In tutto il paese 899 corpi illuminati sono stati sostituiti con lampade a led per ottenere un risparmio energetico del 70%, 20 nuovi ne sono stati aggiunti dove non presenti. Riqualificata anche l’illuminazione architettonica di chiese, Municipio, sala civica e palestra. Un intervento lungo, iniziato nel 2018 per riqualificare l’intero servizio di illuminazione pubblica.
Prendendo i singoli edifici, sul Municipio installato un impianto fotovoltaico che ha richiesto oltre 53 mila euro (25 mila da Regione Lombardia), così come sulla scuola primaria (anche in questo caso il costo si è aggirato intorno ai 50 mila euro, metà finanziati dall’ente regionale). A settembre iniziati in palestra i lavori per sostituire il riscaldamento a centrale termica e aggiungere un impianto solare termico. Stesso modus operandi alla scuola elementare di Crebbio: qui si è rimossa l’ex caldaia a gasolio, ormai a fine vita, con 100 mila euro (metà finanziati dal Ministero). Predisposta anche l’installazione di una pompa di calore e presto posato anche l’impianto fotovoltaico. Rifatti anche i serramenti, con progetto esecutivo già approvato.
Ciliegina sulla torta due colonnine per la ricarica elettrica, posizionate ad Abbadia e ai Resinelli.
Telecamere ai Resinelli, studi agronomici e sui corsi d’acqua
Passando al territorio, altro grande tema della serata, sotto la lente finiti dissesto idrogeologico, patrimonio arboreo e manutenzione del territorio montano.
“Presto sarà redatto un Piano di polizia idraulica con l’intento di compiere un’analisi dettagliata dell’asta fluviale del torrente Zerbo, facendo rilievo topografico anche con i droni per raccogliere dati ad alta risoluzione, in modo da individuare eventuali criticità presenti nel corso d’acqua e risolverle, mettendo in sicurezza le sponde. Saranno anche rilevati i tratti intubati dei torrenti Poino e Val Major per verificare se siano ostruiti oppure no”, ha illustrato Azzoni.
Altro studio, stavolta sul verde pubblico, di tipo tecnico-agronomico è stato compiuto sull’area urbana e ha consentito di individuare gli alberi su cui intervenire. Due gelsi sono stati inseriti anche nell’elenco delle piante monumentali della Lombardia: uno si trova a San Rocco, l’altro vicino al molo, entrambi legati alla produzione della seta, insita nel DNA abbadiense.
Innumerevoli le VASP (viabilità agro-silvo-pastorale) che attraversano il Comune di Abbadia: ai tracciati riservati in questi cinque anni 205.500 euro provenienti da bandi di Comunità Montana, a eccezione della Campelli-Resinelli. Presto ci sarà il secondo lotto della Abbadia-Navegno (44 mila euro). Sempre Comunità Montana sta costruendo il nuovo piano di indirizzo forestale, che permetterà di riordinare le VASP del paese.
Menzione a parte merita la videosorveglianza. Ad Abbadia sono comparse 19 nuove telecamere: otto in zona passerella, due sul lungolago vicino al battello, nove nel centro di Abbadia.
Grande novità l’arrivo ai Piani Resinelli della videosorveglianza, grazie all’aggiudicazione di 112.500 euro dal bando ministeriale, che andrà a coprire l’importo complessivo di 150 mila euro. La restante parte del progetto sarà finanziata attraverso la Convenzione di cui fanno parte Abbadia, Mandello, Ballabio, Lecco e Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera. Sei punti di controllo saranno istituiti nelle aree più centrale della località, oltre a tre varchi d’accesso.
E non finisce qui: “Con l’aggiornamento dell’accordo di polizia locale fra i quattro Comuni che gestiscono i Piani Resinelli potremmo inviare pattuglie miste a presidiare il territorio a monte, in base alle disponibilità di ogni ente”, ha concluso il sindaco. Un punto, quest’ultimo, che potrebbe dare una svolta soprattutto nella stagione estiva, quando vigilare, tra mancanza di personale e ingente afflusso di turisti, diventa complicato soprattutto nella località ai piedi della Grignetta.