Confindustria: un premio alle aziende lecchesi virtuose sul mercato globale

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LECCO – In occasione della 17a edizione de I Convegni Internazionali di Confindustria Lecco, in programma per mercoledì 28 novembre, verrà assegnato per la prima volta a tre imprese associate il neo-istituito “Premio Confindustria Lecco per l’Internazionalizzazione”.

“La propensione all’export è una delle cifre del successo di molte nostre imprese. Per questo, proprio in un momento congiunturale difficile, abbiamo anche voluto istituire un riconoscimento dedicato alle realtà che si sono particolarmente distinte per aver saputo cogliere le sfide della globalizzazione e per il loro successo in campo internazionale” – afferma il presidente di Confindustria Lecco, Giovanni Maggi.

Tutte le candidature, che dovranno pervenire a Confindustria Lecco entro il prossimo 23 ottobre, verranno valutate sulla base di una serie di indicatori significativi che consentiranno di conferire il Premio nel contesto connaturale del tradizionale appuntamento dedicato, appunto, all’internazionalizzazione.

Il Premio non sarà però l’unica novità del Convegno che annualmente propone approfondimenti su una delle maggiori chiavi di sviluppo per il mondo produttivo. “Un asset così importante – commenta il consigliere di Confindustria Lecco incaricato per l’Internazionalizzazione, Riccardo Riva – che con il perdurare della crisi diventa sempre più l’elemento che consente alle imprese di attutire i colpi della crisi se non, addirittura, di mantenere un trend di crescita”.

I Convegni Internazionali non sono solo un appuntamento consolidato di confronto su un tema preminente ma, soprattutto oggi, divengono sempre più vero e proprio strumento a disposizione delle imprese. “Proprio ragionando nell’ottica di unire visione e approfondimento da un lato e spunti concreti dall’altro – afferma Riccardo Riva – è stato messo a punto un nuovo format che includerà anche alcune testimonianze di esperienze dirette in Brasile, Turchia e Tunisia intesi sia come paesi di sbocco commerciale ma anche come location, soprattutto il Brasile per via degli elevati dazi sulle importazioni, per insediarsi con una diretta presenza per meglio competere nel mercato locale”.