SS 36: in caso di emergenza nuove misure di sicurezza

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LECCO – Due eventi in particolare hanno messo in evidenza le criticità sulla situazione viabilistica della SS36: la frana di Varenna del 25 gennaio 2010, che ha bloccato la statale in entrambi i sensi di marcia tra Abbadia e Bellano, e le code chilometriche provocate dalla perdita di carico di un tir, il 9 agosto scorso, all’altezza della galleria del Monte Piazzo.

Quest’ultimo evento ha dato il via alle consultazioni tra Provincia, Prefettura e Anas per valutare la situazione ed eventuali contromisure per far fronte ad emergenze viabilistiche di analoga portata. Tra i provvedimenti vagliati, l’aggiornamento del Piano di Gestione della Mobilità della Sponda Orientale del Lario.

Il Piano redatto, fa sapere l’ente provinciale, tiene conto delle ulteriori necessità emerse, del cantiere in corso nella galleria Monte Piazzo lungo la SS 36 e della possibilità, voluta dallassessore alla Mobilità, Trasporti, Protezione Civile Franco De Poi e condivisa con ANAS, di impiegare lo svincolo in località Piona di Colico per evitare l’attraversamento del centro abitato di Colico, oppure di presidiare ulteriormente la strettoia di Bellano.

“Aspetto fondamentale e condiviso da tutti gli Enti interessati – ha commentato De Poi – è quello di essere aggiornati e informati sul Piano; perciò nell’ambito della XV edizione del Convegno di Varenna di Protezione Civile, mercoledì 10 ottobre a Villa Monastero si terrà la presentazione delle nuove necessità e procedure da adottare in situazioni critiche individuate dal Piano. Il Convegno di Varenna è divenuto ormai un laboratorio di studi per le problematiche di protezione civile, trasporti e mobilità e, sempre nel corso dei lavori del 10 ottobre, l’ANAS presenterà i Piani di Emergenza redatti per le gallerie della SS 36. I lavori del Convegno di Varenna si snodano anche nelle giornate di martedì 9 e giovedì 11 ottobre, sono aperti a tutti e a titolo gratuito”.

All’incontro pubblico di Varenna sono stati invitati tutte le Istituzioni e gli Enti che a vario titolo si devono occupare della effettiva attuazione del Piano: Prefettura di Lecco, ANAS, Comuni, Forze dell’Ordine e le Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile che con la Croce Rossa Italiana rappresentano la forza operativa impegnata per dare informazione, supporto e aiuto alle popolazioni locali e agli utenti della strada eventualmente interessati da future interruzioni.

“Il Piano ora aggiornato – aggiunge l’Assessore De Poi – prevede anche un diretto coinvolgimento di RFI e della Navigazione dei Laghi, in quanto potranno essere richieste diverse modalità di erogazione di servizio ferroviario e della navigazione, in caso di interruzione della rete stradale. Sono consapevole che di fronte a eventi gravi, quali frane o incidenti, che richiedono la chiusura della SS 36, non è comunque possibile evitare le code e la congestione del traffico, ma si cerca di agire preventivamente al fine di coordinare le forze da impiegare, per dare una risposta il più possibile veloce e unitaria, specie di fronte a interruzioni che potrebbero essere anche molto prolungate nel tempo”.