Petizione “anti-slot machine”: oltre 200 firme raccolte da Appello

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LECCO – Oltre 200 firme raccolte in quattro ore: questo il primo risultato della petizione lanciata da Appello per Lecco contro l’apertura selvaggia di sale da gioco in città. Domenica il gazebo del movimento, posizionato prima nel piazzale della chiesa di Pescarenico e poi nei pressi dell’Isola Viscontea, è stato accolto con particolare interesse dagli abitanti del rione, come spiegato dal coordinatore dell’associazione, Corrado Valsecchi:

Abbiamo deciso di indirizzare quest’iniziativa ai cittadini di Pescarenico, quindi evitando una raccolta generalizzata di firme nelle piazze centrali della città, perché è proprio in quel rione che si sta focalizzando maggiormente l’apertura di nuove sale da gioco. Non possiamo che dirci contenti della partecipazione registrata; addirittura ancor prima ancor prima che aprissimo i banchetti c’erano persone in attesa di poter firmare”.

Riguardo a come contrastare il fenomeno, Appello per Lecco ha le idee chiare: “E’ necessario modificare la legge – ha sottolineato Valsecchi – affinché possa essere dato maggiore potere discrezionale alle autorità competenti nell’ambito di queste attività, basandosi su linee guida dettate dell’Amministrazione Comunale. Non si parla di chiusura preconcetta, ma del bisogno di regolamentazione”.

Una petizione “trasversale”, quella contro le sale slot, che ha visto la partecipazione anche di esponenti politici di altri schieramenti, tra le altre spuntano le firme di Filippo Boscagli e Antonio Pasquini, entrambi appartenenti al Pdl.

“In questi giorni proseguiremo nell’iniziativa – ha rivelato Valsecchi – e la prossima settimana consegneremo tutte le firme raccolte al sindaco, al questore e ai parlamentari della città”.