Città blindata, saracinesche abbassate, ma non si sono verificati disordini
Tra slogan, canti (e graffiti) il corteo ha attraversato Lecco dal centro fino alla storica azienda di Belledo
LECCO – Un migliaio di manifestanti, oggi pomeriggio, hanno percorso la città al grido di “Disarmiamo la Fiocchi”. Imponente il dispiegamento delle forze dell’ordine che hanno presidiato la manifestazione che ha attraversato Lecco partendo dalla centralissima piazza Garibaldi per arrivare in via Tonio da Belledo, davanti allo storica azienda lecchese che produce munizioni.
In tanti hanno aderito all’iniziativa organizzata dell’Assemblea permanente contro le guerre che ha trovato il pieno sostegno anche di altre associazioni, in primis il coordinamento lecchese Stop al Genocidio del Popolo Palestinese che, ormai da mesi, insieme a tante altre realtà del territorio, organizza manifestazioni per dire basta alla guerra in Palestina.
Nonostante i timori della vigilia tutto si è svolto regolarmente, tanti negozianti hanno preferito abbassare le saracinesche, ma al di là di una serie di graffiti sui muri dei palazzi non si sono registrati incidenti. Il folto corteo con striscioni e tante bandiere della Palestina ha espresso le proprie ragioni: “Da oltre 7 mesi in Palestina si assiste a uno dei peggiori massacri degli ultimi decenni. Il brutale genocidio in atto ci spinge a lottare contro tutte le guerre”.
“Entrambi i conflitti, Palestina e Ucraina, sono caratterizzati dall’utilizzo di nuove armi che incrementano e velocizzano gli stermini. Ciascuno può dare un contributo importante nell’ostacolare questi massacri e tutte le atrocità che ci stanno accadendo intorno. Siamo qui oggi contro la Fiocchi Munizioni, in questa città che vive al fianco di uno dei maggiori produttori di morte dell’intero Paese. Vogliamo rendere ben chiara l’idea che non produce caccia e sport, ma produce guerra. Il 70% del fatturato di Fiocchi Munizioni deriva dall’industria e difesa e, quest’anno, oltre 50 milioni di euro sono stati esportati in tutto il mondo sotto forma di proiettili per mitragliatrici, fucili d’assalto, ecc..”.
Il corteo si è fermato in via Tonio Da’ Belledo, davanti all’incrocio con via Santa Barbara, dove le forze dell’ordine in tenuta antisommossa sbarravano le vie d’accesso all’azienda. In maniera pacifica i partecipanti si sono seduti e, tra canti e slogan, hanno urlato ancora una volta la loro contrarietà a tutte le guerre, alle armi e alla Fiocchi Munizioni.