Infortuni sul lavoro in aumento anche nel lecchese, i dati della Uil Lario

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Nel primo trimestre del 2024 sono già 906 le denunce per infortunio registrate

Il coordinatore Esposito: “Serve che tutti i livelli politici ed amministrativi prendano in carico il problema”

LECCO/COMO – “Che il diritto alla sicurezza dei lavoratori non sia ancora priorità per tutti lo si comprende bene leggendo i dati: assistiamo ad un aumento delle denunce di infortunio sia a Como che a Lecco, un trend che dimostra quanto pesi il mancato accoglimento delle richieste che la Uil sta facendo per tutelare il diritto alla vita nei luoghi di lavoro”.

Questo il commento di Dario Esposito, Coordinatore Uil Lario, ai dati relativi agli infortuni sul lavoro registrati tra i mesi di gennaio e marzo 2024.

Si osserva a livello nazionale un aumento degli infortuni sul lavoro: 145130 denunce di infortunio registrate a gennaio-marzo 2024 rispetto alle 124716 del primo trimestre 2023. Per quanto riguarda la Lombardia, ci sono state 28.469 denunce di infortunio registrate a gennaio-marzo 2024 rispetto alle 28087 del primo trimestre 2023, l’aumento in Lombardia ha riguardato sia gli infortuni in occasione di lavoro 24213 contro i 23968 di gen-marzo 23, che gli infortuni in itinere (4256 del 2024 contro 4119 del 2023). A livello locale, A Como si sono verificate 1310 denunce di infortunio nel trimestre contro le 1215 dello scorso anno mentre a Lecco ci sono state 906 denunce di infortunio nel trimestre contro le 892 di gennaio-marzo 2023.

In riferimento alle denunce di infortunio con esito mortale nel primo trimestre 2024 in Lombardia si passa dalle 34 denunce del 2023 alle 41 del 2024, a Como nei primi tre mesi del 2024 non vi sono denunce di infortunio con esito mortale 
(nello stesso intervallo temporale del 2023) e a Lecco rimangono a 0 le denunce con esito mortale.

“E’ urgente venga introdotto il reato di omicidio sul lavoro per coloro che, disapplicando la legislazione di settore, provocano la morte del lavoratore, così come è necessario che le piante organiche di Organi di Vigilanza essenziali come gli PSAL delle ATS e gli Ispettorati del Lavoro vengano finalmente portate a pieno regime – continua Esposito -Investire sulla sicurezza, in termini economici ma anche di interventi normativi, vuol dire puntare su un’equità sociale che garantisca pari dignità a coloro che rappresentano la classe operaia ed impiegatizia del Paese. In una prospettiva sociale del lavoro esso, infatti, non può considerarsi a mero strumento funzionale alle aziende o alle fabbriche ma come mezzo per contribuire attivamente e fattivamente alla crescita della collettività”.

“E’ doveroso quindi proporre a Regione Lombardia delle destinare risorse aggiuntive per potenziare le iniziative di formazione innovativa anche in riferimento all’Accordo Quadro sottoscritto il 14 luglio 2023 tra INAIL e la Conferenza Stato Regioni.
Occorre inoltre che tutti i livelli politici ed amministrativi prendano in carico il problema: molto si può fare in sede locale, in ambito comunale e provinciale, con la stipulazione di protocolli con le sigle sindacali per andare a portare elementi di certezza e sicurezza negli appalti e negli affidamenti diretti”.