Crisi edilizia: “In 3 anni dimezzati gli addetti regolari”

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LECCO – Il settore delle costruzioni è sempre più allo sbando: difficoltà all’accesso al credito, accumulo degli immobili invenduti, mancati pagamenti degli stati di avanzamento lavori a causa del blocco del Patto di Stabilità e riduzione degli investimenti pubblici nelle infrastrutture, sono tutti problemi messi in evidenza dalla sigle sindacali della categoria.

Queste ultime denunciano il significativo ridimensionarsi del settore a livello nazionale ed una ripercussione sulla nostra Provincia che “negli ultimi tre anni ha generato un dimezzamento degli addetti regolari”.

FeNEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL hanno quindi deciso di indire un presidio per il prossimo 15 ottobre davanti al cantiere del Tribunale di Lecco, elevato dai sindacati a “simbolo dei ritardi nelle realizzazioni di infrastrutture indispensabili alla collettività”.

“Il drammatico momento che sta attraversando il settore delle Costruzioni rispecchia molto il panorama economico del Paese – spiegano in un comunicato congiunto – Il Governo davanti a questa preoccupante situazione non fa altro che aumentare i tagli di spese, restringere le condizioni del Patto di Stabilità ma cosa più grave ridurre gli investimenti per la realizzazione infrastrutturali indispensabili per lo sviluppo dell’economia territoriale. Questa strana strategia non solo taglia posti di lavoro nel settore delle costruzioni ma non consente neppure di sviluppare politiche industriali in una delle realtà territoriali come quella lecchese, storicamente avanzata dal punto di vista socio economico”.

Le organizzazioni sindacali chiedono con forza la ripresa della trattativa del rinnovo del Contratto Integrativo Provinciale, rafforzando la bilateralità del settore: “Tale condizione – evidenziano – è indispensabile per combattere i sempre più crescenti fenomeni di irregolarità che si riscontrano in particolar modo in una situazione di crisi che pone in seria difficoltà le imprese regolari.

Dai sindacati anche una stoccata ai rappresentati degli imprenditori: “Non si comprende l’atteggiamento di chiusura delle Associazioni Imprenditoriali di Lecco rispetto al rinnovo contrattuale che a fronte di accordi nell’ambito della bilateralità si sono trovate risorse per la copertura dell’Integrativo Provinciale”.