Analisi economica semestrale: Lecco e Sondrio tra crescita e difficoltà

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L’Osservatorio di Confindustria Lecco e Sondrio analizza le sfide e le opportunità nel primo semestre

Il presidente Campanari: “L’andamento congiunturale riflette il contesto nazionale: peggioramento dell’attività produttiva e trend economico globalmente decelerato”

LECCO – Nel primo semestre del 2024, l’Osservatorio Congiunturale di Confindustria Lecco e Sondrio ha analizzato le performance delle imprese nelle province di Lecco e Sondrio, rispecchiando tendenze simili a quelle delle province di Como. L’analisi ha rivelato un andamento congiunturale positivo, mentre quello tendenziale ha mostrato un segno moderatamente negativo.

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Marco Campanari

Il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Marco Campanari, ha evidenziato che il quadro economico regionale riflette un andamento eterogeneo delle imprese. Campanari ha commentato: “L’andamento congiunturale è di segno positivo, mentre quello tendenziale risulta moderatamente negativo. Questo riflette un contesto nazionale in cui si registra un peggioramento dell’attività produttiva e un trend economico globalmente decelerato”. Campanari ha sottolineato anche che le imprese sono particolarmente caute nelle previsioni per i prossimi mesi, a causa dell’incertezza internazionale e dei conflitti in corso.

Giulio Sirtori
Giulio Sirtori

Giulio Sirtori, Direttore Generale di Confindustria Lecco e Sondrio, ha messo in luce le preoccupazioni delle imprese riguardo alla difficoltà di reperire personale qualificato. Sirtori ha spiegato: “Gli ostacoli nell’individuare personale con le competenze necessarie sembrano confermarsi come un tema critico per eccellenza, con più della metà delle imprese a segnalarlo”. Nonostante questo, Sirtori ha aggiunto che tali difficoltà sono anche un segnale della buona salute del sistema produttivo.

Nel periodo gennaio-giugno 2024, le imprese hanno continuato a investire in progetti di sostenibilità e risparmio energetico. Oltre il 50% delle imprese ha dedicato risorse al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale, mentre il 47% ha investito nel potenziamento del capitale fisico e il 44,1% nella digitalizzazione. Gli investimenti in internazionalizzazione hanno riguardato circa il 16,4% delle aziende.

Per quanto riguarda la domanda, l’indicatore associato ha mostrato un incremento congiunturale, ma una decelerazione tendenziale, con una variazione del -3,6% rispetto ai primi sei mesi del 2023. La produzione ha seguito dinamiche simili, con un calo tendenziale di circa il -2,2% e un incremento congiunturale del +2,3%. Le aspettative per la seconda metà del 2024 sono, tuttavia, piuttosto cautamente negative, con un previsto calo dell’attività produttiva del -4,3%.

Il fatturato ha registrato un incremento congiunturale del +3,6% rispetto ai sei mesi precedenti, ma una diminuzione tendenziale del -1,8%. La quota di fatturato derivante dai mercati internazionali è rimasta significativa, con oltre un terzo del totale, principalmente dall’Europa Occidentale. Tuttavia, il sentiment generale indica una contrazione delle vendite sia sul mercato domestico sia a livello internazionale.

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Le criticità relative alle materie prime persistono, con il 25,8% delle aziende che ha segnalato un aumento dei costi tra gennaio e marzo 2024. Problemi di approvvigionamento, come ritardi nelle consegne e cali nella qualità dei materiali, continuano a influenzare negativamente le operazioni delle imprese.

Sul fronte occupazionale, la situazione è relativamente stabile, con il 56,6% delle imprese che segnalano una situazione invariata. Tuttavia, le difficoltà nel trovare personale qualificato rimangono una preoccupazione crescente, con il 54% delle aziende che affronta questa criticità.

IL primo semestre del 2024 per le imprese di Lecco e Sondrio ha mostrato una crescita congiunturale sostenuta, contrassegnata da sfide significative a livello tendenziale e da problemi persistenti nei settori delle materie prime e della forza lavoro. Il contesto economico globale e nazionale continua a influenzare le aspettative, con le imprese che rimangono prudenti e attente alle evoluzioni future.