“La sicurezza non si taglia”: domani protestano le forze dell’ordine

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LECCO – Da tempo lamentano tagli al settore ed ora che le risorse stanno diminuendo anche la loro pazienza è agli sgoccioli: sono gli operatori del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico che domani manifesteranno in tutta Italia davanti alle presidenze di ciascuna Regione per protestare contro l’abbassamento dei livelli di sicurezza del Paese.

Ad indire l’iniziativa sono i sindacati di Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato e Vigili del fuoco, con il sostegno e l’adesione ideale dei Consigli Centrali di Rappresentanza di Carabinieri, Guardia di Finanza, Esercito, Marina, Aereonautica.

“Chiederemo un confronto vero e aperto con il Governo per trovare delle soluzioni appropriate per evitare gli sprechi senza minare l’operatività dell’intero Comparto Sicurezza e comprimere ulteriormente i diritti del personale. La sicurezza è un diritto e non si taglia” ha commentato Fulvio Gonella, segretario provinciale generale U.G.L. Polizia di Stato Lecco.

In particolare, i lavoratori protestano contro il blocco del turn-over e il precariato del settore, ma a fare paura sono anche i 20.000 tagli di donne e uomini delle Forze Armate. Il tutto è aggravato dagli “sprechi di denaro pubblico pagato dai cittadini onesti di questo Paese” e dai “politici corrotti che usano le risorse pubbliche come beni di loro proprietà ed incapaci di realizzare il bene comune e l’interesse dei cittadini”, come scrivono i sindacati in un comunicato.

La loro non è però una chiusura verso la razionalizzazione e la qualificazione della spesa pubblica indirizzata al comparto e pongono l’accento sulla necessità di revisione, ammodernamento dell’attuale modello di sicurezza difesa e soccorso pubblico.

“Gli operatori delle forze di polizia, delle forze armate e dei vigili del fuoco chiedono rispetto, dignità e strumenti per continuare a servire i cittadini per garantire sicurezza, pace, condizioni migliori di vivibilità e di tutela dei e nei territori e nella quotidianità, ed il libero esercizio dei loro diritti garantiti dalla Costituzione italiana. “Continueremo nonostante tutto e con grande senso di responsabilità la nostra “missione” ed a lavorare per assicurare l’ordine e la sicurezza pubblica e il soccorso pubblico a tutti i cittadini di questo Paese” scrivono i sindacati.