Boom di sfratti: i sindacati chiedono un incontro con Prefetto

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LECCO – “La situazione abitativa nel Paese ha raggiunto livelli di disagio non più accettabili. Con la crisi, sempre più cruenta si sta allargando a dismisura la fascia sociale colpita dalle difficoltà di accedere o mantenere, un alloggio in locazione” è quanto si legge nel comunicato diffuso da SUNIA, SICET, UNIAT UIL, le sigle sindacali che hanno aderito alla Giornata nazionale di mobilitazione degli inquilini, prevista per oggi in tutte le città italiane.

I sindacati, che hanno chiesto un incontro urgente con il Prefetto di Lecco, sottolineano come gli sfratti per morosità siano in grande crescita, con oltre 150.000 famiglie interessate ed un aumento esponenziale del numero delle richieste ai comuni di alloggi di edilizia residenziale pubblica, oltre 650mila secondo i dati diffusi dalle associazioni di categoria.

“In questa situazione – spiegano – il Governo e la Regione Lombardia hanno pensato bene di tagliare, rispettivamente del 93% e del 42% le risorse per il contributo affitti. Il risultato immediato è che oltre l’80% delle famiglie che l’anno scorso hanno ottenuto il contributo, quest’anno ne saranno esclusi”.

“Ad oggi – proseguono – non vi è stato nessun intervento economico o fiscale del Governo a favore degli inquilini. Anzi i recenti provvedimenti hanno da un lato ridotto drasticamente i finanziamenti per l’edilizia pubblica e dall’altro con le misure fiscali sulla casa e sui redditi da locazione, non hanno sicuramente contribuito ad un contenimento del caro affitti. Al contrario alcuni segnali confermano la tendenza a scaricare sugli inquilini i maggiori oneri. La stessa cedolare secca si è tradotta in una forte riduzione della tassazione ai proprietari con redditi elevati senza alcun risultato in termini di contenimento del livello degli affitti e di emersione dell’evasione fiscale”.

Queste le misure proposte dai sindacati:

• Proroga degli sfratti al 31 dicembre 2013.
• Rifinanziamento del Fondo Sostegno Affitti.
• Aumento in modo significativo della disponibilità di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica.
• Rilancio dei canoni concordati, rivedendo le misure che ne hanno ridotto il vantaggio fiscale nei confronti dei canoni liberi.
• Lotta all’evasione con tracciabilità del pagamento dei canoni di locazione e semplificazione delle procedure sanzionatorie.
• Introduzione di una detrazione IRPEF del 19% sui canoni pagati dagli inquilini.
• Innalzamento delle rendite catastali del 50% per gli immobili ad uso abitativo non locati da almeno tre anni nei comuni ad alta tensione abitativa.
• Utilizzo dei depositi cauzionali relativi ai contratti di locazione, unitamente a cofinanziamenti di Stato, Regioni e Comuni, per la costituzione di un Fondo di Garanzia per favorire forme di tutela sulla morosità e per l’accesso alle locazioni delle famiglie in emergenza abitativa.
• Costituzione dell’Osservatorio sul fabbisogno abitativo.