Calco lancia il progetto Scuola aperta per formare i cittadini di domani

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Non un doposcuola, bensì una serie di laboratori e incontri rivolti agli studenti di seconda e terza media

Il progetto di Scuola aperta “Incontri con il futuro” parte quest’anno in via sperimentale

CALCO – Prevenire il disagio giovanile, preparare i ragazzi al futuro e valorizzare i talenti. Sono gli obiettivi del progetto di scuola aperta “Incontri con il futuro” lanciato dall’amministrazione comunale grazie al supporto della Fondazione Pime e dell’istituto comprensivo di Olgiate e Calco.

Rivolto agli studenti di seconda e terza media del plesso Leonardo da Vinci di Calco, il progetto partirà, in via sperimentale, il prossimo mese di novembre, coinvolgendo gli studenti per due pomeriggi a settimane e due settimane al mese per un totale di quattro giorni al mese per le classi seconde e quattro per le classi terze.

Ricca e variegata la proposta delle attività che avranno come quartier generale la scuola, ma che si struttureranno anche a Villa Grugana al Pime e in altre location a seconda dell’attività. “Il catalogo (sotto l’elenco completo delle proposte, ndr) è davvero ben composto e strutturato” ha precisato il sindaco Stefano Motta, presentando questa mattina, sabato, il progetto insieme agli assessori della Giunta.

Ventidue le proposte per gli studenti di seconda media e altrettante per quelli di terza, tra cui il laboratorio di pace e conflitti proposti in collaborazione con la camera di commercio di Lecco – Como ed Epeira, la visita alla centrale operativa di Areu e all’ospedale di Lecco, i laboratori di arte con pittori del territorio e quelli di teatro con focus su tecnica vocale, uso dello spazio e basi della recitazione.

Grande spazio verrà dato anche alle proposte di taglio scientifico, con esperimenti e attività Stem senza dimenticare le capacità artigianali con laboratori di falegnameria e del miele. Non mancheranno trasferte e uscite sul territorio. E, giusto per non farsi mancare niente, sono previsti anche due pomeriggio di equitazione e uno di orienteering.

“Quest’anno servirà per capire la risposta da parte delle famiglie e la sostenibilità di tutte le proposte che abbiamo messo nero su bianco anche in base al numero degli aderenti” ha precisato Motta che, nelle scorse settimane ha incontrato i genitori (a cui è stata inviata anche una lettera) per capire se il progetto potesse raccogliere il favore degli studenti.

“I riscontri sono stati più che buoni anche perché abbiamo tarato i giorni di attività in modo da cercare di non sovrapporli ad altri. Questo progetto di scuola aperta non vuole essere un dopo scuola e neppure un sostegno ai compiti. I ragazzi non verranno a frequentare delle lezioni frontali, ma vivranno esperienze per sostenerne la crescita ed evitare l’isolamento sociale”.

Finalità riconosciute anche dal Dipartimento per le politiche della famiglia che ha erogato un contributo al progetto grazie al quale il Pime metterà a disposizione un educatore professionale che fungerà da coordinatore e punto di riferimento per il progetto.

Le famiglie dovranno sostenere dei costi di iscrizione in base all’Isee (per redditi sopra i 15.500 euro si parla di 150 euro per l’intero progetto) e non sarà possibile frequentare in maniera discontinua. Il Comune ha anche previsto un termine entro cui iscriversi, ovvero il prossimo 6 ottobre: “Dobbiamo capire come strutturare le giornate e quali proposte calendarizzare”.

La platea di potenziali fruitori del progetto di scuola aperta si aggira intorno al centinaio di studenti: “Non abbiamo previsto un numero minimo di iscritti per fare partire l’iniziativa: ci aspettiamo una risposta pari almeno al 20% dei potenziali beneficiari. L’auspicio è che, con questo progetto, la scuola diventi un punto di riferimento per la crescita dei ragazzi anche al di fuori dell’orario scolastico coinvolgendo associazioni e realtà del territorio”.

NELLE FOTO IL CATALOGO DELLE PROPOSTE