Coldiretti: “Ad Halloween, la zucca è anche piatto della tradizione”

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LECCO – “Riportare la zucca, prima di tutto, alla sua naturale destinazione: quella della tavola” è dalla Coldiretti Como Lecco che giunge l’invito a vivere la festa di Halloween riscoprendo le ricette della tradizione che esaltano i prodotti del territorio e “che possono essere, anche per i nostri giovani, una memoria da valorizzare”.

Un invito che i consumatori hanno avuto modo di anticipare “acquistando in gran numero le zucche ai mercati di Campagna Amica e chiedendo ai nostri produttori mille consigli su come prepararle”.

Il bilancio dell’associazione è positivo e il presidente di Coldiretti Como-Lecco Fortunato Trezzi è convinto dell’importanza di “riportare alle giuste origini una festa pagana, che però ha legami saldi con il ciclo delle lavorazioni agricole che, già in età preromana, i nostri progenitori compivano sulle terre del nostro comprensorio”.

Va infatti ricordato che, in tempi remoti, i popoli celtici di tutta Europa celebravano nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre il proprio capodanno, nella notte detta di Samhain. Una festa rurale che celebravano anche i Celti delle valli lariane: scadenza che segue il ciclo agricolo e che, con la fine dei raccolti e il ritorno delle ultime greggi dall’alpeggio, marcava l’inizio della “buia” stagione invernale.

I prodotti della terra, di più o meno antica introduzione, tornano così protagonisti di ricette e serate a tema, lasciando sì spazio alla tradizione, ma anche alla fantasia.

Qualche esempio? la minestra di cereali, latte e castagne (molto legata alla tradizione biellese e valsesiana), i piatti di carne accompagnati dalla birra, i funghi, i formaggi e il miele.

Il presidente dell’Associazione Agrimercato di Campagna Amica, Enrico Ranghetti sottolinea come sia “interessante riscoprire e valorizzate produzioni dimenticate, eppure ben presenti due-tre millenni or sono nelle nostre terre: come la birra stessa, che ha preceduto l’insediamento della vite nelle nostre colline, o il sidro, prodotto sino a tempi recenti e noto come “vino di mele””.

E poi ci sono le zucche, queste sì introdotte proprio dall’America dopo la scoperta di Cristoforo Colombo nelle tipologie oggi conosciute e diffuse.

L’ortaggio più grande del mondo rappresenta da tempo in Italia una realtà produttiva e gastronomica fortemente radicata sul territorio. Le specialità alimentari con la zucca o con la sua farina sono svariate, tra le tante l’utilizzazione più “nobile” è quella dei celebri tortelli di zucca (nelle diverse versioni, con mostarda, marmellata, amaretti o mandorle) per i quali è necessaria una zucca dolce, compatta, non granulosa ed un po’ farinosa.

Ma gettonatissimo è anche il risotto alla zucca (un tocco di raffinatezza? Unite verso fine cottura un buon formaggio biellese o valsesiano…), gli gnocchi, i tortelli di zucca, la zucca fritta, al forno o ridotta in purè, la crostata di zucca, ecc.. E come resiste al gustare, poi, una fetta di pane di zucca accompagnato dal buon olio d’oliva del nostro lago?

Ricette da preparare in casa o da gustare negli agriturismi del territorio lariano che, per l’occasione, proporranno menù a base di zucca e dei prodotti della nostra agricoltura.