Il caso Dadati “non è un problema del Pd”, sottolinea il segretario provinciale Ercole Redaelli, che coglie l’occasione dell’empasse pidiellina per bacchettare Pdl e Lega.
Il gruppo del Pd lecchese non lascia passare inosservate le note vicende che hanno travolto e messo in discussione Fabio Dadati, assessore in Provincia con deleghe allo Sviluppo Economico, Innovazione Tecnologica e Università, Turismo, Agricoltura, Mercato del Lavoro e consigliere nel Comune di Lecco sfiduciato sia dai compagni di banco della Provincia che da quelli del Comune.
“La Provincia di Lecco da quando Daniele Nava è presidente non sta lavorando bene e i problemi più seri emergeranno prima del previsto – ha proseguito Redaelli – i nostri consiglieri stanno lavorando molto e stanno facendo una buona opposizione, portando sul tavolo i temi del territorio e la necessità di un lavoro con le diverse Amministrazioni Comunali”.
“Come Partito siamo sempre stati contrari alle doppie cariche – ha puntualizzato il segretario provinciale del Pd – cosa che il Pdl invece non vede come negativa e che caratterizza molti politici di centrodestra che sono impegnati su più fronti. Come può una persona fare l’assessore in Provincia e al tempo stesso ricoprire la carica di consigliere nel Comune capoluogo? – quindi ha concluso – Noi siamo per la serietà e la correttezza, il fatto di aver vinto in Comuni sfidando personaggi di spicco di partiti che sono al Governo dimostra che i cittadini iniziano a capire che il centrodestra ha fallito e che il nostro partito è una valida alternativa perché capace di fare bene con trasparenza, un aspetto che oggi non è tratto dominante delle amministrazioni governate dal PdL e dalla Lega”.