La riunione del Consiglio Territoriale sull’Immigrazione lancia nuove sfide per il miglioramento dell’accoglienza in provincia di Lecco
LECCO – Un confronto ricco di spunti e nuove progettualità ha caratterizzato la riunione del Consiglio Territoriale dell’Immigrazione, presieduta dal Prefetto di Lecco, Sergio Pomponio che si è svolta questa mattina. L’incontro, che ha coinvolto istituzioni, associazioni del terzo settore e rappresentanti delle comunità straniere, ha messo al centro il miglioramento dello standard di accoglienza e integrazione per i migranti presenti sul territorio, con un focus particolare sui soggetti più vulnerabili.
Tra i temi principali affrontati, l’attenzione è stata rivolta alle condizioni dei cittadini stranieri ospitati nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) e affetti da disagio psichico. Grazie al progetto regionale FAMI, coordinato dall’Ospedale di Brescia in collaborazione con l’ASST di Lecco, si punta a un approccio olistico che integra terapie mediche con misure sociali. Obiettivi dichiarati: favorire il recupero dei migranti attraverso l’inserimento lavorativo, l’accesso alle tutele previdenziali e soluzioni abitative protette. Per coordinare gli interventi, è stato istituito un tavolo tematico con la partecipazione di sindaci, rappresentanti sanitari e mediatori culturali, promosso dalla Prefettura.
Un altro tavolo tematico, previsto entro la fine dell’anno, affronterà la questione dell’inserimento scolastico degli adolescenti stranieri. Qui entreranno in gioco il Comune di Lecco, l’Ufficio Scolastico Provinciale e associazioni attive nella tutela dei diritti dei migranti.
La riunione ha anche fatto il punto sul progetto “Nostos”, avviato dalla Prefettura per migliorare l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale. Il nome, ispirato all’Odissea, richiama l’idea del viaggio come percorso non solo geografico, ma anche interiore. Tra gli aspetti chiave, il potenziamento della mediazione linguistica e culturale per favorire una comprensione più profonda del vissuto dei migranti, e la gestione della transizione dalla prima accoglienza alla rete SAI, con particolare attenzione al raggiungimento dell’autonomia.
Un esempio virtuoso emerso durante l’incontro è il protocollo stipulato con il Comune di Malgrate e il terzo settore. L’iniziativa, mirata al supporto delle giovani madri con figli minori nei CAS, ha prodotto risultati significativi sia nell’inserimento lavorativo delle donne sia nel miglioramento del rendimento scolastico dei bambini.
Il Prefetto Pomponio ha sottolineato il clima di sinergia tra i partecipanti e la volontà condivisa di affrontare le sfide dell’accoglienza con un approccio integrato e inclusivo. Un impegno che, a detta di tutti, rappresenta una base solida per costruire un sistema di integrazione sempre più efficiente.