LECCO – Era già capitato in passato, poi sembrava che tutto fosse stato risolto, purtroppo ci risiamo. Le piazzole di sosta della Statale 36 lungo il tratto Lecco – Colico sono tornate ad essere delle vere e proprie discariche a cielo aperto.
Nel luglio del 2008 dovettero rimboccarsi la maniche alcuni imprenditori valtellinesi per ripristinare il decoro nelle aree di sosta, ma non passò molto tempo che il problema si ripresentò. Fu così che si mobilitarono i Comuni rivieraschi attraversati dalla SS36 in collaborazione con l’Anas ente proprietario della Strada, ma, si scoprì non responsabile della pulizia delle piazzole. Fu così che si trovò un accordo individuando un’azienda che regolarmente avrebbe tenuto puliti cestini e aree di sosta. Così effettivamente è stato per un po’, ma oggi la situazione è tornata ad essere allarmante.
Uno spettacolo indecente e indecoroso quello che si para davanti gli occhi di tutti coloro che sostano nelle piazzole e di sicuro non è un bel biglietto da visita per i turisti. A testimoniare la situazione a dir poco scandalosa sono le fotografie che abbiamo scattato venerdì mattina durante il sopralluogo effettuato del nostro giornale.
Non c’è piazzola che si salva. Accanto a ogni cestino portarifiuti ci sono cumuli di pattume dove si può trovare di tutto e di più. Da indumenti a farmaci scaduti, passando per pentolame, valigie, materiale edile, elettrico, mobilia, senza contare i sacchi dell’immondizia di casa. Non mancano escrementi di vario tipo e l’olezzo che si può odorare in prossimità dei cestini è a dir poco stomachevole.
Diventa davvero difficile raccontare quanto abbiamo visto e documentato mantenendo una certa moderazione nelle parole. L’inciviltà di chi è capace di compiere simili scempi è incommensurabile e i responsabili andrebbero puniti esemplarmente.
L’appello che lanciamo agli addetti ai lavori e a coloro che hanno il dovere di tenere pulite le piazzole è che venga al più presto bonificato l’intero tratto della Statale 36 trovando nel contempo una soluzione definitiva a un problema annoso e inaccettabile.