Merate: pranzo con premiazioni per il 35° della Protezione civile

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Luigi Castelli e Gilio Bonalume premiati per il loro impegno, da 35 anni a oggi, nella Protezione civile di Merate

I festeggiamenti si sono svolti domenica scorsa, 17 novembre

Premiati due storici volontari Gilio Bonalume e Luigi Castelli, tra i fondatori del gruppo di Protezione civile di Merate

MERATE – Pranzo con premiazione degli storici volontari per il gruppo di Protezione civile di Merate che proprio quest’anno ha spento le prime 35 candeline.
Il gruppo, guidato dal coordinatore Andrea Bonfanti, si è ritrovato domenica scorsa, 17 novembre, per un momento conviviale a cui ha preso parte anche il sindaco Mattia Salvioni.
L’occasione è servita, oltre che per ringraziare e premiare i volontari Gilio Bonalume e Luigi Castelli, tra i fondatori del gruppo, per il loro impegno profuso al servizio di tutti in questi 35 anni, sottolineando il servizio reso da tutti i volontari a favore della comunità.

Nata il 1° marzo 1989, ben tre anni prima della legge n° 225 del 1992 che istituiva il servizio nazionale della Protezione Civile, l’associazione ha affrontato numerose emergenze locali e nazionali, guadagnandosi un ruolo fondamentale nella gestione delle crisi, dalla protezione civile alle calamità naturali, come alluvioni e dissesti idrogeologici.

In questi anni, la Protezione Civile di Merate ha svolto attività di prevenzione, formazione ed emergenza, contribuendo a sensibilizzare i cittadini sulla sicurezza e sull’importanza della preparazione alle emergenze, dall’altra partecipando attivamente a centinaia di interventi a livello locale e ad emergenze di livello provinciale, regionale e nazionale tra cui si ricordano la gestione dei profughi albanesi nei primi anni ‘90 i terremoti in Abruzzo (anno 2009), Mantova ed Emilia (2012), l’emergenza neve nelle Marche (2017) e l’alluvione in Emilia Romagna (2023).

Il gruppo oggi è composto da una quarantina di volontari, uomini e donne accomunati dalla voglia di aiutare il prossimo, mettendo a disposizione il proprio tempo libero sacrificando spesso i propri affetti per la comunità.