‘Nipoti di Babbo Natale’, un nuovo “maglione rosso” per il ragno Isidoro Pozzi

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Una bella sorpresa per l’ospite degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi Onlus

LECCO – Purtroppo per ora il suo desiderio si è avverato solo in parte. Ma per Isidoro Pozzi, ospite degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi Onlus, è stato comunque un Natale speciale grazie al progetto “Nipoti di Babbo Natale”, promosso dall’Associazione Un Sorriso in più ONLUS di Guanzate (CO), a cui gli IRAM partecipano da 4 anni.

Su Facebook aveva scritto: “𝑪𝒂𝒓𝒊 𝒏𝒊𝒑𝒐𝒕𝒊 𝒅𝒊 𝑩𝒂𝒃𝒃𝒐 𝑵𝒂𝒕𝒂𝒍𝒆, 𝒎𝒊 𝒑𝒓𝒆𝒔𝒆𝒏𝒕𝒐, 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝑰𝒔𝒊𝒅𝒐𝒓𝒐 𝒆𝒅 𝒉𝒐 82 𝒂𝒏𝒏𝒊. 𝑸𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒆𝒓𝒐 𝒓𝒂𝒈𝒂𝒛𝒛𝒐 𝒂𝒏𝒅𝒂𝒗𝒐 𝒎𝒐𝒍𝒕𝒐 𝒔𝒑𝒆𝒔𝒔𝒐 𝒊𝒏 𝒎𝒐𝒏𝒕𝒂𝒈𝒏𝒂. 𝑴𝒊 𝒑𝒊𝒂𝒄𝒆𝒗𝒂 𝒄𝒐𝒔𝒊̀ 𝒕𝒂𝒏𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒉𝒐 𝒑𝒐𝒕𝒖𝒕𝒐, 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒆𝒏𝒕𝒓𝒂𝒕𝒐 𝒏𝒆𝒊 𝑹𝒂𝒈𝒏𝒊 𝒅𝒊 𝑳𝒆𝒄𝒄𝒐. 𝑻𝒖𝒕𝒕’𝒐𝒓𝒂 𝒉𝒐 𝒖𝒏 𝒎𝒂𝒈𝒍𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒓𝒐𝒔𝒔𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒐 𝒓𝒊𝒄o𝒓𝒅𝒂. 𝑷𝒖𝒓𝒕𝒓𝒐𝒑𝒑𝒐 𝒐𝒓𝒂 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒊𝒏 𝒄𝒂𝒓𝒓𝒐𝒛𝒛𝒊𝒏𝒂, 𝒎𝒂 𝒎𝒊 𝒑𝒊𝒂𝒄𝒆𝒓𝒆𝒃𝒃𝒆 𝒂𝒏𝒅𝒂𝒓𝒆 𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 𝒖𝒏𝒂 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒂 𝒊𝒏 𝒎𝒐𝒏𝒕𝒂𝒈𝒏𝒂 (𝒏𝒐𝒏 𝒐𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒊 1000/1200 𝒎𝒕). 𝑰𝒐 𝒏𝒆 𝒔𝒂𝒓𝒆𝒊 𝒅𝒂𝒗𝒗𝒆𝒓𝒐 𝒇𝒆𝒍𝒊𝒄𝒆! 𝑽𝒊 𝒓𝒊𝒏𝒈𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐 𝒊𝒏𝒇𝒊𝒏𝒊𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆!”

Così era stato organizzato tutto dai Nipoti di Babbo Natale Riccardo, Alexia e la loro figlia Sara. Lo avrebbero accompagnato, con un mezzo attrezzato AUSER, alla partenza della funivia dei Piani d’Erna per poi, con quella, salire fino alla stazione a monte da cui avrebbe potuto vedere il panorama su Lecco dall’alto e assaporare un po’ di spirito di montagna. Poi sarebbero scesi a si sarebbero fermati al bar del piazzale della funivia a fare merenda: lì avrebbero incontrato una delegazione dei Ragni che simbolicamente gli avrebbe regalato nuovamente il maglione rosso.

Ma il vento forte che ha fatto chiudere la funivia e una brutta tosse che ha bloccato Isidoro a letto, ha ridotto il programma… Così un bel gruppo di suoi amici, tutti Ragni della Grignetta, sono venuti a trovarlo oggi pomeriggio e a consegnarli un nuovo maglione rosso, di cui Isidoro è stato molto orgoglioso. Alexia, Riccardo e Sara gli hanno promesso che appena la sua salute e il meteo lo permetterà… lo porteranno in montagna.

La bellezza e la forza del progetto “Nipoti di Babbo Natale” stanno innanzitutto nella possibilità, che viene data agli anziani, di poter esprimere un desiderio. Può sembrare una cosa banale, ma per un anziano ospite di una casa di riposo, in una fase della vita in cui sono principalmente altri a decidere per lui, riscoprire una dimensione di ascolto di sé e di legittimazione di un desiderio, è qualcosa che può portare nuova linfa e nuova vita. E poi vedere i propri desideri realizzati è un momento di gioia e di gratificazione, soprattutto per gli anziani più soli: sapere che qualcuno ha pensato a loro, che qualcuno ha dedicato del tempo e delle risorse per regalare loro un momento di felicità, li fa sentire più importanti e meno soli.

Solo gli IRAM, quest’anno, hanno pubblicato ben 28 desideri sul sito del progetto. E sono stati tutti realizzati o in fase di realizzazione in questi giorni.