“Virgo Fidelis”:
i Carabinieri celebrano la loro patrona

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LECCO – Carabinieri in festa per la propria patrona, la “Virgo Fidelis”, celebrata questa mattina in con un rito che si è svolto mercoledì mattina alla chiesa dei SS. Giorgo, Caterina ed Egidio del rione di Acquate.

Alla commemorazione, officiata dal prevosto monsignor Cecchin e allietata da canti della corale Santa Cecilia di Valmadrera, ha preso parte una nutrita rappresentanza di Carabinieri della provincia e il loro comandante provinciale, il tenente colonnello Marco Riscaldati. Numerose anche le autorità istituzionali presenti, tra cui il prefetto Antonia Bellomo.

Al termine del rito religioso e dopo la lettura della preghiera del Carabiniere, è intervenuto il comandante Riscaldati che ha voluto richiamare la memoria al legame tra l’Arma e alla propria patrona ed ha poi rivolto un pensiero a i caduti e alle loro famiglie, in questo giorno che ha visto anche al celebrazione della giornata dell’Orfano.

Nell’Arma il culto della “Virgo Fidelis” iniziò dopo la seconda guerra Mondiale a otto anni dalla battaglia di Culquaber del 21 novembre 1941. Una drammatica battaglia,considerata uno dei massimi atti d’eroismo della storia dell’Arma. Coinvolse un intero battaglione di Carabinieri che si sacrificarono per contrastare l’avanzata nemica e che valse alla Bandiera dell’Arma la medaglia d’oro al valore militare.

In ricordo degli eventi accaduti in tale data, l’Ordinario Militare d’Italia, S.E. Mons. Carlo Alberto Ferrero di Cavellerone e il Cappellano Militare Capo, P. Apolloni S.J , proposero al Papa Pio XII di riconoscere la vergine Maria, con il titolo di “Virgo Fidelis”, come Patrona dell’Arma dei Carabinieri.

Il Comando Generale bandì un concorso artistico per un opera che raffigurasse la Patrona dei Carabinieri. Vinse lo scultore Giuliano Leopardi, il quale rappresentò la Vergine in atteggiamento raccolto mentre, alla luce di una lampada, leggeva in un libro le parole profetiche dell’apocalisse “Sii fedele fino alla morte”.

L’11 novembre del 1949 il Papa Pio VII a Castelgandolfo, firmò la bolla e accolse la proposta dichiarando la Beatissima Vergine Maria “Massima Patrona Celeste” presso Dio della grande famiglia chiamata Arma dei Carabinieri d’Italia.

 

“VIRGO FIDELIS”